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Brasile: una chiesa diventa teatro di proteste all’ora della Messa (VIDEO)

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Ricardo Sanches - pubblicato il 09/02/22

I manifestanti hanno protestato contro l'omicidio di un giovane congolese e di un ragazzo di colore confuso con un ladro. Il sacerdote ha dovuto concludere la celebrazione per la confusione

Un gruppo di manifestanti ha invasto la chiesa del Rosario a Curitiba (Paraná, sud del Brasile). L’atto di profanazione ha avuto luogo sabato 5 febbraio verso le 17.00.

I manifestanti si sono riuniti davanti alla chiesa all’ora della Messa e hanno disturbato la celebrazione. A causa del rumore, il sacerdote ha dovuto interromperla.

“Una situazione intollerabile, un’enorme confusione. Abbiamo chiesto che abbassassero i toni e uscissero, ma hanno cominciato a dire che era una chiesa di gente di colore. Ho sospeso la Messa, non era l’ora per mettere in atto una protesta”, ha affermato p. Luiz Haas alla stampa locale.

Dopo la benedizione, il gruppo è entrato in chiesa ed è iniziata la protesta contro l’omicidio di Moïse Kabagambe, un giovane congolese a Rio de Janeiro il 24 gennaio, e di Durval Teófilo Filho, un uomo di colore raggiunto da colpi di arma da fuoco dopo essere stato confuso con un ladro sulla porta di casa a São Gonçalo, Rio de Janeiro.

La protesta è stata organizzata da collettivi di difesa della popolazione di colore e di periferia. Durante l’atto, il consigliere comunale Renato Freitas (PT) è intervenuto esprimendosi contro il razzismo. I manifestanti si sono anche espressi contro la Chiesa cattolica, ed esibivano striscioni con richieste di giustizia. Nelle immagini si possono vedere anche bandiere del Partito Comunista Brasiliano (PCB).

Perché la chiesa di Nossa Senhora do Rosário dos Pretos?

L’attuale chiesa del Rosario si trova nel centro storico di Curitiba, ed è stata eretta nello stesso luogo in cui si trovava la chiesa di Nossa Senhora do Rosário dos Homens Pretos de São Benedito (Nostra Signora del Rosario degli Uomini di Colore di San Benedetto), costruita dagli schiavi nel 1737 e demolita nel 1931.

Secondo i manifestanti, la storia della chiesa li ha condotti a prenderla come teatro delle proteste.

Nota di ripudio

L’arcidiocesi di Curitiba ha diffuso una nota per ripudiare l’atto di profanazione verificatosi nella chiesa del Rosario. Firmata da monsignor José Antonio Peruzzo, vi si legge:

Il 5 febbraio 2022, verso le 17.00, un gruppo si è presentato alla porta della chiesa del Rosario per protestare contro la violenza scatenatasi nello Stato di Rio de Janeiro, che ha portato alla morte di un cittadino congolese e in un altro caso alla morte di un brasiliano di origini africane. L’orario era quello della celebrazione della Messa. Sollecitati a non disturbare il momento liturgico, i leader del gruppo hanno esortato a compiere comportamenti invasivi, irrispettosi e grotteschi.

È vero che la questione razziale in Brasile richiede ancora una lunga riflessione e analisi oneste che promuovano politiche pubbliche in vista dell’uguaglianza dei diritti di tutti, ma non è meno vero che la giustizia e la pace non si raggiungeranno mai con intemperanze o impulsività squilibrate.

Dalla sua inaugurazione nel 1737, la chiesa di Nossa Senhora do Rosário dos Pretos è sempre stata un luogo di venerazione e di celebrazione della fede. Sono stati gli schiavi a costruirla, e oggi è visitata da molti discendenti degli Africani, in gruppo o individualmente, che si sono sempre distinti per il profondo rispetto, anche se non cattolici.

Purtroppo sabato scorso si è assistito ad aggressività e offese, ed è facile capire chi le abbia promosse.

La posizione dell’arcidiocesi di Curitiba è di ripudio della profanazione ingiuriosa. Anche la legge e la libera cittadinanza sono state aggredite. Dall’altro lato, non si vogliono ‘politicizzare’, ricondurre ai partiti o esacerbare le reazioni. I confronti non servono a pacificare. Quello che si desidera ora è salvaguardare la dignità della meravigliosa e dolorosa storia di quel tempio”.

Libertà religiosa

Anche il Partito dei Lavoratori (Partido dos Trabalhadores, PT), partito del consigliere comunale che avrebbe guidato le proteste, ha diffuso una nota, affermando che “non ha partecipato né all’organizzazione né alla decisione di entrare nel tempio”.

“Il PT è il difensore storico della libertà religiosa, e tra gli altri fronti di lotta è nato all’interno delle comunità ecclesiali di base e delle lotte pastorali, è un partito plurale e riconosce nella CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile) un importante alleato nella lotta al discorso di odio e intolleranza che pervade la nostra società”.

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