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Gesù aveva avuto modo di conoscere i suoi nonni? 

anne et joachim

© Zvonimir Atletic - shutterstock

Taddeo Gaddi (1295-1366), Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta Dorata, Cappella Bandini Baroncelli nella basilica fiorentina di Santa Croce.

Philip Kosloski - pubblicato il 04/02/22

Sappiamo pochissime cose su sant’Anna e san Gioacchino, i genitori della Vergine Maria. Ad esempio ignoriamo se siano vissuti abbastanza da conoscere il nipote Gesù.

Tante volte uno non ci pensa, ma Gesù aveva dei nonni. Ce lo scordiamo perché non sono menzionati nella Bibbia e perché la loro vita è piuttosto sconosciuta. Quel che di loro si sa proviene da un testo devoto datato al 145 d.C., noto come il Protovangelo di Giacomo. I nomi di Anna e Gioacchino vi figurano, e la Chiesa li commemora il 26 luglio. 

Tutti si pongono questa domanda: saranno vissuti sufficientemente a lungo per conoscere Cristo? Nel Protovangelo di Giacomo non si fa cenno alcuno alla loro età né alla loro morte. Anna era descritta come infertile, e come una donna che della sua sterilità soffriva: 

Sua moglie anni soffriva di una duplice pena, ed era in preda a un duplice dolore dicendo: «Deploro la mia vedovanza* e la mia sterilità». Giunse la grande festa del Signore e Giuditta, domestica di Anna, le disse: «Fino a quando ti affliggerai l’anima? Non ti è permesso piangere, oggi è giorno di festa grande!». 

Protovangelo di Giacomo, 2
*: Anna non era effettivamente vedova, in quel momento: si esprime così perché Gioacchino si era ritirato nel deserto in preghiera (capitolo 1)

Data la pena espressa da sant’Anna, è probabile che la sua sterilità sia durata lunghi anni. Il racconto riecheggia altri racconti biblici di sterilità, e fa pensare che i genitori di Maria fossero relativamente avanti negli anni, al momento del suo concepimento. Questo però è storicamente non-verificabile. Secondo alcuni storici, la speranza di vita in Israele all’epoca si aggirava sui 40 anni, e questo lascerebbe pensare che Anna e Gioacchino non abbiano conosciuto Gesù. Del resto, pochi artisti si sono azzardati a rappresentare Gesù con i nonni (con le rare eccezioni tipo quella di Leonardo da Vinci, che in un celebre quadro ha rappresentato Gesù Bambino che gioca con un agnello in compagnia della Madre e della nonna). 

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Leonardo, La Vergine e il Bambino con Sant’Anna, 1510. Olio su tavola, 1,68 x 1,12 m. Parigi, Musée du Louvre

Sia come sia, nel caso in cui fossero stati sempre in vita alla nascita di lui, sicuramente Gesù dovette rallegrarsi della loro affettuosa compagnia. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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arte cristianaleonardo da vincinonnisanti e beativangeli apocrifi
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