Se la celebrazione moderna di febbraio è spesso associata alla festa di San Valentino, il mondo antico lo considerava un mese di purificazione.
Secondo un libro degli inizi del XX secolo intitolato Anthropological Papers, il termine “febbraio” deriva da un rito romano di purificazione.
“I termini februim, februaire, sono parole latine più antiche di lustrare o lustratio. Da queste deriva la parola 'febbraio', che era il mese di purificazione tra gli antichi Romani. Il februum era il materiale o l'oggetto usato dai Romani in particolari occasioni di purificazione”.
Un testo del XIX secolo intitolato The Doctrine of the Deluge conferma ulteriormente questa tradizione.
“Dei riti espiatori venivano praticati dai Romani nel mese di febbraio, che trae il suo nome da quella circostanza. L'inizio del mese veniva scelto con grande attenzione allo scopo, perché era sotto il segno dell'Acquario, che effonde acqua, ed era l'ultimo mese dell'antico anno romano, e di conseguenza il mese in cui la purificazione della terra veniva completata. La gente purificava se stessa con l'acqua: case, templi, intere città venivano irrorati di acqua santa, e questo veniva fatto, dice un autore tedesco, per espiare i peccati e per la rigenerazione”.
Festa della Purificazione della Beata Vergine Maria
Nel calendario romano della Chiesa cattolica, il 2 febbraio è noto come Purificazione della Beata Vergine Maria.
Ciò si riferisce al rito di purificazione a cui Maria partecipò 40 giorni dopo la nascita di Gesù, menzionato nel Vangelo di Luca:
Aveva senso per la Chiesa romana celebrare questa festa a febbraio, distogliendo i Romani dal senso pagano della purificazione per indirizzarli verso un senso cristiano.
In febbraio cade poi spesso l'inizio della Quaresima, un periodo di intensa purificazione spirituale.
I cristiani oggi sono ancora incoraggiati a riflettere nel mese di febbraio sui loro peccati e a iniziare la propria preparazione alla Pasqua. Può essere ancora un mese di purificazione, per purificare appunto la nostra anima dal peccato per poter essere pronti ad accogliere il Cristo Risorto nel nostro cuore a Pasqua.