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“Per le nozze d’argento abbiamo fatto restaurare la Madonna della Tenerezza”

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 29/01/22

Valeria e Stefano, una coppia di sposi napoletani, in occasione delle nozze d'argento hanno finanziato il restauro del dipinto della Madonna della Tenerezza. "A Lei abbiamo affidato tutti gli anni del nostro matrimonio".

I primi di gennaio del 2022 l’Ansa Campania dava la notizia che era stato restaurato per iniziativa di privati – Stefano e Valeria Juliano – e ricollocato nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, il dipinto della Madonna della Tenerezza.

25 anni di matrimonio sotto il manto di Maria

Maria con te ci fa conoscere più nello specifico la bella iniziativa assunta da questa coppia di sposi napoletani, che in occasione delle nozze d’argento hanno deciso di rinnovare la loro grande devozione alla Madonna con questo originale gesto di generosità.

Hanno commissionato il restauro della splendida opera d’arte sacra, fra le tante in attesa di interventi  presenti nella Basilica di Santa Chiara, uno dei più importanti complessi monastici di Napoli, costruita tra i 1310 e 1328 per iniziativa di Roberto d’Angiò.

Madonna della Tenerezza: Maria che allatta Gesù Bambino

L’opera restaurata è una splendida tavola di autore sconosciuto risalente al XVI secolo, che raffigura una Madonna delle Grazie in gloria di angeli fra le nubi. All’icona è attribuito questo nome per la dolcissima espressione che chi ammira il quadro coglie immediatamente sul viso della Madonna, ritratta con uno dei seni scoperto mentre allatta il Bambino Gesù. Per questo potrebbe essere considerata anche una Madonna del Latte.

La scelta di sposarsi a Santa Chiara proprio per il dipinto della Madonna della Tenerezza

Perché i due coniugi hanno scelto proprio questa raffigurazione della Vergine? Quando Stefano Juliano e la moglie Valeria Proto si fermarono da ragazzi per la prima volta ad ammirare quel quadro furono letteralmente ammaliati dalla gioia che trasmetteva.

E decidemmo di sposarci proprio lì – confida  Stefano – a Santa Chiara, vicino a quella Madonna che proteggeva il suo Bambino nutrendolo non solo con il suo latte ma con tutto l’amore che poteva avere. A Lei abbiamo affidato tutti gli anni del nostro matrimonio e anche quelli dei miei genitori.  

(Maria con te)

Vogliamo ringraziare la Madonna della Tenerezza

I due giovani innamorati scoprirono quel quadro passeggiando per la zona dei tribunali, che frequentavano anche perché lì erano i loro istituti scolastici. 

Eravamo due ragazzi innamorati (come oggi) – raccontano – così ci sembrò naturale affidarci alla protezione di Colei che ha dedicato la sua vita esclusivamente a donare amore al prossimo. Questi anni di matrimonio sono stati speciali e felici e proprio per questa immensa felicità che abbiamo ricevuto insieme alla gioia dei nostri due figli, Leonardo e Sveva, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di ringraziare la Madonna della Tenerezza e implorare la sua continua protezione sul nostro matrimonio, sulle famiglie, sulla Chiesa e su tutto il popolo napoletano.

(Ibidem)

È proprio vero, come scrive Chesterton, che la misura di ogni felicità è la riconoscenza.

25 anni di matrimonio per Valeria e Stefano e 60 per i genitori di lui

Così, in occasione del 25esimo anniversario di nozze e del 60esimo dei genitori di lui, la coppia ha voluto tributare questo gesto di amore alla Vergine commissionando il restauro del quadro, che lo scorso 8 gennaio è tornato nella cappelletta della Chiesa di Santa Chiara per essere venerato dai fedeli.

Il rientro dell’opera è stato festeggiato con una Messa solenne, concelebrata da monsignor Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra, e da fra Carlo D’Amodio, ministro provinciale di Napoli per l’Ordine dei Frati Minori che ha così commentato l’iniziativa:

“Il gesto di Valeria e Stefano è ricco di devozione”

Il gesto di Valeria e di Stefano è ricco di devozione, è pieno di fede verso la Madonna e il Signore e di amore nei confronti della famiglia. Il loro omaggio è un richiamo alla fede e si dona a tutti coloro che guarderanno il quadro, si inginocchieranno e lo pregheranno. L’invocazione alla Madonna, Madre di Gesù, per chiedere grazie accresce e suscita ancor più fede e l’intenzione di Stefano e Valeria è proprio questa. La loro è un’opera meritoria importante, un grande esempio di amore e devozione.

(Maria con te)

Il valore della tenerezza

Il richiamo all’importanza del valore della tenerezza, che il viso di questa rappresentazione della Madonna esprime così magistralmente, è stato il centro della catechesi di Papa Francesco del 19 gennaio scorso, in cui fra l’altro ha detto:

La tenerezza è qualcosa di più grande della logica del mondo. È un modo inaspettato di fare giustizia. Ecco perché non dobbiamo mai dimenticare che Dio non è spaventato dai nostri peccati: mettiamoci questo bene nella testa. Dio non si spaventa dei nostri peccati, è più grande dei nostri peccati: è padre, è amore, è tenero. 

(vatican.va)

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