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Il “nuovo” Don Matteo è Raoul Bova. Si chiamerà Don Massimo e sarà “misterioso”

Raoul Bova

Luca Carlino / NurPhoto / NurPhoto via AFP

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 27/01/22

Ecco le prime anticipazioni sul personaggio che interpreterà nella nuova stagione della fiction, in onda dal 10 marzo 2022

Raoul Bova è il nuovo “Don Matteo”. Sostituirà Terence Hill nella tredicesima stagione della serie televisiva, e si chiamerà Don Massmo. Sarà un prete dinamico e misterioso. 

“Dopo un evento tragico”

«Posso dire che dietro la scomparsa di don Matteo non c’è nulla di drammatico. È stato chiamato per un’importante missione e ha scelto don Massimo per sostituirlo, che è un sacerdote al suo primo incarico. La vocazione in lui è maturata dopo un evento tragico»: in un’intervista esclusiva su Famiglia Cristiana, in edicola dal 27 gennaio, Raoul Bova racconta il suo nuovo ruolo di sacerdote, don Massimo, che prenderà il posto di Terence Hill-Don Matteo nella nuova stagione (la tredicesima) della serie record di ascolti. 

raoul bova don matteo

Droga e bullismo

«Con don Matteo condivide il pallino per l’investigazione, ma ancor più di lui è attratto dal mondo giovanile. In questa serie si affronteranno temi come il bullismo e la dipendenza dalle droghe. Comunque, il misterioso passato di don Massimo un po’ alla volta verrà fuori», rivela Bova.

In moto

Molto dettagli delle nuove puntate, in onda dal 10 marzo su Rai 1, restano nascosti, ma l’attore racconta a Famiglia Cristiana che, come Don Matteo si muoveva in bici, così don Massimo si muoverà con la moto: «Sì, don Massimo è un uomo molto dinamico che arriva da un mondo in cui l’azione è molto importante. Per quanto mi riguarda, non è stato un problema: ho girato così tanti film d’azione…».

La “chiamata”

Ha sentito il peso di confrontarsi con un mito come Terence Hill? «Lo sentirei se avessi dovuto prendere il posto del “personaggio” don Matteo. Ma io interpreto don Massimo, che è molto diverso da lui e questo mi evita qualunque confronto. Ho vissuto quest’opportunità come una specie di “chiamata” arrivata in un momento particolare della mia vita: avevo appena compiuto 50 anni e mi chiedevo cosa mancasse alla mia carriera per poter esprimere davvero me stesso. Cercavo un ruolo che potesse donare sorrisi e allo stesso toccare temi profondi, e quando la produzione della Lux Vide mi ha cercato ho capito che era l’occasione giusta».

Da San Francesco e Don Massimo

Bova ha incontrato Terence Hill e, «quando è successo, abbiamo parlato e ci siamo guardati a lungo negli occhi: è stato un momento molto bello. Nei suoi occhi ho visto quanto tenga a don Matteo e quanto sia felice che ci sia qualcuno che porta avanti i valori che questo personaggio ha incarnato in tutti questi anni». Come si è preparato? «Ho partecipato a piccoli ritiri spirituali che mi sono serviti soprattutto per capire come vive un parroco. Ho interpretato san Francesco, ma paradossalmente è stato molto più difficile entrare nei panni di don Massimo».

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