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Parental control su Instagram

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Umberto Macchi - pubblicato il 25/01/22
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Instagram consentirà ai genitori di controllare il tempo che i figli passano sulla app

Lo scorso novembre i procuratori generali di undici stati americani hanno avviato un’indagine sui danni fisici e mentali che un uso eccessivo dei social network provoca sugli adolescenti, e sulle tecniche utilizzate da Meta per far sì che invece questi ultimi aumentino la loro frequenza su Facebook o su Instagram.

Le indagini su Meta

Come è noto, negli ultimi mesi l’attività di Facebook e di Instagram è stata messa in discussione dalle informazioni contenute nei documenti diffusi dalla “whistleblowerFrances Haugen, ex dipendente di Meta. Le inchieste, infatti, hanno rivelato come il social network avrebbe privilegiato i profitti invece della lotta contro la disinformazione: sebbene a conoscenza dei potenziali effetti negativi che un utilizzo smodato dei social ha sulla salute mentale delle persone, non ha fatto niente per arginare il problema o per informare i propri utenti.

Uno dei documenti mostrava come Facebook, ora Meta, malgrado avesse ricevuto un rapporto sui disagi psicologici provocati da Instagram sulle adolescenti (per esempio si parla dell’insorgenza di disturbi alimentari, anoressia in primis), non avesse preso alcuna iniziativa per risolvere il problema. In teoria l’uso dell’app è vietato alle persone con meno di 13 anni, ma non ci sono sistemi che assicurino con certezza che ragazzi più giovani non la usino.

Meta ha sempre negato le accuse, ma dopo aver introdotto alcune piccole modifiche, ora si prepara a lanciare un vero e proprio controllo parentale, quindi se ci saranno dei problemi, “la colpa” ricadrà sui genitori.

Le nuove disposizioni

Adam Mosseri, il capo di Instagram, ha comunicato che da marzo il social network metterà a disposizione di genitori e tutori di adolescenti degli strumenti per vedere quante ore i ragazzi trascorrono sulla app e impostare dei limiti di tempo giornalieri, passati i quali l’app sarà inutilizzabile. Ma questa sarà solo la prima, a quanto pare, di molte funzioni che Instagram ha intenzione di inserire per rendere più “sana” la piattaforma. Verrà anche creato un “hub educativo”, all’interno del quale ci saranno dei contenuti che spiegheranno ai genitori come funziona Instagram e come far sì che i ragazzi possano usufruirne al meglio.

In aggiunta agli strumenti di controllo per i genitori, già a gennaio Instagram introdurrà una funzione per permettere a tutti gli utenti di cancellare più post, commenti e like contemporaneamente, invece che uno alla volta. Per proteggere i minori dagli adulti potenzialmente malintenzionati, inoltre, Instagram impedirà a questi ultimi di seguire i minorenni senza il contatto reciproco e agli utenti non sarà più permesso di taggare i profili di adolescenti che non li seguono. Oltre a ciò, la funzione “Take a break”, che invita gli utenti a prendersi una pausa quando stanno usando l’app da troppo tempo consecutivo, già in uso negli Stati Uniti, verrà estesa anche a Regno Unito, Irlanda, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Mosseri ha tenuto a specificare che queste modifiche sono in programma da diverso tempo e che non sono in alcun modo legate alla pressione mediatica e politica subita da Instagram negli ultimi mesi.