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Ecco la strada in cui Saulo si è convertito a Cristo ed è diventato Paolo

La “Via Dritta” nella città vecchia di Damasco (Siria).

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Zelda Caldwell - Rachel Molinatti - pubblicato il 25/01/22
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Gli Atti degli Apostoli raccontano della conversione di san Paolo, disarcionato sulla via per Damasco, privato della vista, poi guarito e battezzato pochi giorni dopo. Sapevate però che si può localizzare con una certa precisione il punto esatto?

La storia è nota: Saulo di Tarso, che perseguitava i cristiani, è stato folgorato da Cristo lungo la strada per Damasco. Se oggi si parla della sua conversione “lungo la via di Damasco” è tuttavia tre giorni dopo, quando già si trovava in città, che egli si è veramente convertito ricevendo il battesimo. E di questa conversione si può anche individuare il luogo. 

Negli Atti degli Apostoli si legge infatti che 

Completamente accecato, Paolo restò allora tre giorni senza mangiare e senza bere. In questo lasso di tempo, Dio apparve a un credente chiamato Anania e gli chiese di recarsi 

Lì, Anania impose le mani all’antico persecutore dei cristiani perché recuperasse la vista. 

La cartolina qui sopra raffigura la famosa “Via Dritta” di Damasco, in Siria, nel 1900: data la relativa stabilità dei toponimi riguardati dall’agiografia, la si può ritenere quella menzionata negli Atti. Ancora oggi la si chiama alla latina, “Via Recta”, ed è l’antica via romana che attraversa la città vecchia di Damasco dall’asta all’ovest. 

Oggi la strada è ben cambiata, come testimonia la foto di copertina: la metà della strada che sta a occidente si chiama “Midhat Pasha” (dal nome di un antico governatore della Siria), mentre l’altra metà è stata chiamata “Bab Sharqi” (nome che in ebraico significa “la porta dell’Est”), per via della sua collocazione nella parte orientale della città. 

Oggi alcuni pellegrini vi si soffermano quando cercano di ripercorrere l’itinerario di san Paolo. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]