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“Dammi il tuo Cuore”. I dialoghi mistici tra suor Gabriella Borgarino e Gesù

mistica cuore gesù

Facebook | Società di San Vincenzo de Paoli - Consiglio Centrale Genova

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 24/01/22

La mistica piemontese è stata proclamata venerabile da Papa Francesco

Papa Francesco ha dichiarato venerabile suor Gabriella Borgarino, la mistica dialogava con il Cuore di Gesù. Da brividi le sue esperienze mistiche con Cristo e l’Eucaristia. Suor Gabriella è stata una Figlia della Carità, la congregazione di San Vincenzo de’ Paoli. 

Il misticismo della venerabile si è mosso in quattro chiese: la chiesa parrocchiale del paese natio, Boves (Cuneo), la Madonnetta di Lugano, la cappella della Casa di riposo di Grugliasco (Torino), la chiesa di Casa Immacolata a Luserna (Trento). Ecco la sua incredibile esperienza di contatto con Gesù. 

ST VINCENT DE PAUL
San Vincenzo de Paoli (1581-1660), il suo motto era: “La carità è il cemento che lega le comunità a Dio e alle persone”.

Una famiglia semplice

Suor Gabriella, nasce il 2 settembre 1880, in una modesta casa di Boves e il giorno successivo, col fratello gemello, è portata al fonte battesimale col nome di Teresa. La sua è una famiglia numerosa (i genitori, Lorenzo e Maria Cerrato avevano già cinque figli. E, in seguito, la loro casa fu ancora allietata da altre cinque nascite), di forti e onesti lavoratori. 

La prima manifestazione mistica

A circa sette anni, si legge sul portale dei Santi Vincenziani, Teresa riceve il sacramento della Cresima e a nove anni e mezzo la Prima Comunione. Incominciano a quest’età, secondo le sue testimonianze, le prime manifestazioni soprannaturali. In particolare rivela che durante la benedizione eucaristica notava che dall’Ostia partivano dei raggi. Giunta all’età dell’obbligo scolastico, frequenta le tre classi elementari della scuola del paese e a circa undici anni inizia anch’essa a lavorare nella filanda.

“Ti farai suora”

Teresa, che attesta di aver sentito distintamente la voce di Cristo che le diceva “Ti farai suora” nel giorno della Prima Comunione, incontra le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, nell’ospedale di Boves, dove si era recata per estirpare una ciste. Colpita dalla singolare cornetta e, soprattutto, dal servizio fatto al Cristo nei malati e nei poveri, incomincia a frequentarle per stare in loro compagnia e per prestare il suo servizio ai fratelli sofferenti nell’ospedale. 

mistica cuore gesù
Suor Gabriella davanti al crocifisso.

Troppo ignorante?

Ma un cruccio la accompagna. Si crede troppo povera e ignorante per essere accolta tra le Figlie della Carità. Ci entrerà, però, a diciotto anni. A pochi mesi dai Voti (il 2 luglio 1906) è destinata, con l’incarico della cucina, alla Casa di Riposo Rezzonico di Lugano (Canton Ticino).

“Gesù mi dice…”

A partire dal 1907 ella comincia a dire “Gesù mi dice… Gesù mi ha detto..“. La sua vita apparentemente rimane molto comune con nulla di eccezionale. Ciò che la caratterizza è la permanenza prolungata davanti al Tabernacolo

Nel mese di giugno del 1919, durante la Celebrazione Eucaristica, nella chiesa della Madonnetta, dopo la comunione mentre fa il ringraziamento, vede il Cuore di Gesù attorniato da tante rose. Interiormente sente di dover comporre un coroncino per ricordare i trentatré anni di vita del Signore. 

Il Cuore

Dirà di aver visto Gesù con il Suo Santissimo Cuore e, in seguito all’invito di Gesù, di aver narrato tutto al suo confessore. Il Signore continua a farsi sentire. Fa capire a suor Gabriella Borgarino che sui trentatré grani rossi, divisi, i primi trenta come decina e gli altri tre come chiusa, si deve recitare la giaculatoria: “O mio dolce Tesoro, Gesù, dammi il Tuo bel Cuore”. 

Le richieste di Cristo a suor Gabriella

Sui cinque grani bianchi si recitano i gloria. Il coroncino doveva iniziare e terminare con la preghiera: “O Gesù d’amore acceso…”, che in Lombardia e Svizzera sostituisce l’Atto di dolore. Sembra che Cristo volesse affidarle in modo specifico la preghiera per i sacerdoti e i religiosi infedeli alla loro vocazione e la conversione dei massoni. 

Cristo le chiede di percorrere e di aiutare a percorrere “la piccola via della carità” che consiste nell’esprimere, nelle mille occasioni quotidiane, verso le Consorelle, i poveri, l’amore del Cristo fatta di attenzione, premura per tutti. 

La malattia

Molti, venuti a conoscenza del fatto che suor Gabriella Borgarino era la confidente del Cuore di Cristo, la cercano per chiedere luce e consiglio anche su problemi di difficile soluzione. Sono molti coloro che salgono a Luserna per incontrarla. Nel 1948 la sua salute incomincia a declinare. L’artrite deforma le sue povere gambe, rimane in piedi con pena. Le viene, quindi, affidato il lavoro della biancheria delle Sorelle Anziane. Ben presto dovette fermarsi in infermeria perché le viene scoperto un tumore al fegato. 

Le reliquie sul letto di morte

Nel Natale del 1948, per sua volontà, le viene amministrata L’Unzione degli Infermi. Si spegne alle 23,45 del I gennaio 1949 calma e serena. “Dopo che fu spirata e portata nella camera mortuaria, in quei giorni che rimase esposta, fu un continuo accorrere di suore e di persone che l’avevano conosciuta, per far toccare alle sue mani corone, immagini, fazzoletti od altro, tagliandole anche qualche pezzo della fettuccia del grembiule, portandoseli via per tenerle come reliquie. Al cimitero prima di deporla nella fossa, venne letta la sua giaculatoria: Provvidenza Divina del Cuore di Gesù, provvedeteci, fra la commozione di tutti”.

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