Le elezioni del Presidente della Repubblica italiana assomigliano, per molti versi, al Conclave della Chiesa cattolica, anche in queste elezioni chi “entra papa” spesso “esce cardinale”, ma soprattutto sono elezioni che si possono osservare, ma su cui è difficile fare pressioni o fare vere previsioni.
Come funziona l’elezione del Presidente della Repubblica
La Camera e il Senato si riuniscono in seduta comune a cui si aggiungono i rappresentanti delle Regioni, oltre ai 321 senatori (di cui 6 a vita) e ai 630 deputati, saranno chiamati al voto anche 58 delegati regionali (tre per ciascuna regione, esclusa la Valle d’Aosta che ne ha un solo), per un totale di 1009 “grandi elettori”. Se ne deduce che il quorum per eleggere il Capo dello Stato per i primi tre scrutini è a quota 673 (perché è richiesta la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto), dal quarto in poi scende a 505 (cioè la maggioranza assoluta) e sarà molto probabilmente questo il “numero magico” da tenere d’occhio.
Le votazioni inizieranno lunedì 24 gennaio 2022 alle ore 15 e proseguiranno così: