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Gabriel: «Io, ateo, ho avuto un immenso desiderio di battesimo a 60 anni!»

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Fratello

Aleteia - i.Media per Aleteia - pubblicato il 17/01/22

Membro dell’Association pour l’Amitié (APA) e di Fratello, Gabriel Barbier ha preso la parola ad Assisi venerdì 12 novembre 2021, davanti a papa Francesco e a circa 500 poveri raccolti da tutta Europa. Una testimonianza toccante.

Sono un tipo combattivo, e se come la maggior parte di voi ho conosciuto la disperazione e l’abbandono di questo mondo, diventato sempre più spietato, la mia traversata nel deserto è stata per me occasione di accorgermi, dopo il colpo di grazia, dell’amore di Dio. 

Le parole di Gabriel Barbier, membro dell’Association pour l’Amitié (APA) e di Fratello, sono risuonate con forza, nella mattinata dello scorso venerdì 12 novembre, nella basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. 

Invitato a testimoniare davanti a papa Francesco e ai 500 poveri presenti, Gabriel ha condiviso la sua storia, senza trucco e senza inganno, con una sincerità disarmante. Eccone qui il testo tradotto. 

Caro papa Francesco, cari “Fratello”, 

un grande grazie, caro papa Francesco, nostra guida in occasione di questa Giornata Mondiale dei Poveri. Mi chiamo Gabriel e vengo da Parigi, sono dell’APA, l’Association pour l’amitié

Vi testimoniamo la nostra grande amicizia: voi conoscete la nostra debolezza e la nostra fragilità davanti a tante umiliazioni. Che possiamo, noi poveri in spirito, trovare in Dio nostro salvatore la nostra forza. 

Egli è la nostra più grande ricchezza: «Beati i poveri, i miti, i misericordiosi, beati quelli che hanno sete di giustizia, beati i puri di cuore – restiamo sempre fedeli nella gioia, nell’allegria e nell’amore». Anche se ci vediamo ridicolizzati dal mondo, o anche perseguitati per la causa del Regno, la nostra ricompensa è grande. Grazie, caro papa Francesco, di essere nostro amico, nostro Fratello. 

Cari amici di Fratello, io sono un tipo combattivo, e se come la maggior parte di voi ho conosciuto la disperazione e l’abbandono di questo mondo, diventato sempre più spietato, la mia traversata nel deserto è stata per me occasione di accorgermi, dopo il colpo di grazia, dell’amore di Dio. 

Sempre positivo per temperamento, io penso che sia nelle situazioni di grande precarietà ed abbandono che il Signore ci chiama alla gioia grande, per chi sa intenderlo, cercarlo. Perché diceva: «Cercatemi con tutto il cuore, e mi lascerò trovare». 

Ho avuto un immenso desiderio di farmi battezzare a 60 anni, io che venivo da una famiglia atea, e Gesù mi ha trasformato al punto che ora desidero la santità. 

Quel che temo, però, è di non rivolgermi a Dio nelle tentazioni e di non potervi invocare, mio Dio. 

La grazia che Vi domando, per me e per tutti noi qui riuniti, e che oso reclamare da Voi, Vergine santissima, è di pensare sempre a invocarVi dicendo “Maria, aiutatemi, Maria venite presto in mio aiuto!”. 

Mio caro papa Francesco, continueremo a pregare per lei con tutto il nostro cuore. Amen. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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