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Don Francesco Cristofaro, parroco disabile: “Voglio essere sacerdote fino alla fine”

parroco disabile

Facebook | Don Francesco Cristofaro

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 17/01/22

“Le mie gambe ogni tanto ancora oggi vacillano ma il mio cuore è fermo e la volontà forte”. Sui social network è tra i preti più popolari in Italia

Quella di Don Francesco Cristofaro è «la storia di un bambino che non poteva sgambettare né giocare come gli altri. Un ragazzino che nella preghiera si rifugiava per chiedere un miracolo. È la storia di un miracolo che si è compiuto. Quel bambino, oggi cresciuto, è diventato sacerdote» (Tv2000.it). 

Da Catanzaro a Radio Mater

Don Francesco Cristofaro è nato a Catanzaro il 10 novembre del 1979. Ed parroco nella Parrocchia “Santa Maria Assunta” in Simeri Crichi. Ha una licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà Teresianum in Roma.

Conduce su Radio Mater la rubrica “Alla luce della fede”. Mentre su Padre Pio TV conduce le trasmissioni “Nella fede della Chiesa” e “Fatti per il Cielo”. Collabora con Tv2000 nella trasmissione l’Ora Solare. Scrive con il settimanale Miracoli.

Parroco “influencer”

Il parroco di Catanzaro è molto attivo sui social. Su Facebook ha quasi 200mila followers; sul suo canale Youtube ogni video ha migliaia di visualizzazione. E spopola anche su Twitter e Instagram. E’ uno dei preti più “social” del momento. Ha anche un suo sito ufficiale in cui racconta la sua storia. 

I viaggi della speranza

«Sono nato con una paresi spastica alle gambe – spiega Don Francesco Cristofaro – una parola sconosciuta per due cuori semplici come quelli dei miei genitori, casalinga la mamma e carpentiere il papà, con un lavoro a quei tempi spesso precario. Compresero fin da subito, però che sarebbe stato un calvario. Infatti, iniziarono tanti viaggi della speranza dal sud a nord per visite mediche ma anche con falsi venditori di speranze». 

“Ho lottato per farmi accettare”

La malattia per Don Francesco è stata una profonda sofferenza anche interiore. «Ho lottato tanti anni per accettarmi e farmi accettare. Dovevo schivare i colpi cattivi del pietismo della gente e dei ragazzini della mia età che con estrema facilità mi dicevano: “non puoi venire a giocare con noi perché poi cadi e ti fai male”».

Le richieste alla Madonna

Il giovane sacerdote disabile confessa di aver pregato «tanto la Madonnina chiedendo la guarigione. Questa non avveniva e allora le dicevo: “perché non mi ascolti? Sono un bambino cattivo?”. Il desiderio di guarire era così forte che durante la notte sognavo di camminare come tutti gli altri bambini, di giocare, andare in bicicletta. La Madonna con tenerezza di Madre mi ha preso per mano e mi ha fatto conoscere Gesù. Lui mi ha concesso il miracolo. Non la guarigione fisica, ma quella del cuore e dei pensiero. Mi ero convinto di non servire a nessuno».

Le gambe vacillano, il cuore è fermo!

Invece era il disegno di Dio che si stava aprendo davanti a Don Francesco Cristofaro. «Ora capivo di essere anche io uno strumento. Pian piano cresco, mi inserisco in parrocchia, faccio il ministrante e il catechista. Il mio cuore era sereno. Io volevo essere tutto di Gesù e lui ha benedetto questo desiderio. Oggi sono sacerdote. Le mie gambe ogni tanto ancora oggi vacillano ma il mio cuore è fermo e la volontà forte. Voglio essere sacerdote ogni giorno fino alla fine».

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