Padre Cido Pereira cura una rubrica di domande e risposte sulla rivista O São Paulo, dell'arcidiocesi brasiliana di San Paolo. Nell'ottobre 20021, ha risposto a questa domanda di una lettrice: “Una volta sono andata alla Chiesa Carismatica Brasiliana, e al momento della Comunione il sacerdote ha dato l'ostia a tutti, anche da portare a casa. L'ha presa anche un bambino. È giusto?”
Ecco cos'ha risposto padre Cido:
“Questa chiesa non è cattolica romana. È una delle chiese che usano nomi simili a quelli che utilizziamo noi cattolici romani proprio per ingannare la gente umile. Peggio ancora: i 'vescovi' e i 'sacerdoti' di questa chiesa copiano i nostri riti e le nostre preghiere, e il popolo di Dio è ancora più confuso.
“Non obbedire alle direttive del Papa e dei vescovi porta a questo. Un gruppo di fanatici si è separato dalla comunione cattolica e ha fondato una nuova chiesa. È molto triste!
La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) ha pubblicato delle linee guida molto chiare per il Rinnovamento Carismatico.
La maggioranza ha obbedito, e il Rinnovamento Carismatico Cattolico è diventato una benedizione.
Quanti disobbediscono diventano una setta. Ogni movimento, associazione o pastorale che prega, celebra e agisce per conto proprio pecca contro l'unità della Chiesa e si allontana da essa”.
Comunione a domicilio?
Ma il credente può portare l'Ostia a casa o no?
Ovviamente no: il credente deve ricevere la Santa Eucaristia dalle mani del sacerdote o del ministro straordinario della Comunione, e consumarla devotamente in modo immediato, consapevole di essere in comunione con il Corpo di Cristo.
Un'altra cosa è che l'Eucaristia venga portata a un credente che per cause eccezionali non può andare in chiesa, ad esempio per malattia grave o anche perché è negli ultimi istanti della sua vita terrena.
In queste circostanze si parla del Santo Viatico, un privilegio che non è in alcun modo paragonabile al gesto di un credente che per conto suo porta indebitamente a casa l'Ostia consacrata.