La conversione di Josep
Per Josep, questo periodo ha rappresentato una conversione del cuore. L’ha definita così, comunicando che María sta facendo progressi, anche se a poco a poco:
“Continuate a pregare, per favore, perché la vostra preghiera sta sostenendo María, Caterina e questa famiglia, ed è un dato oggettivo. In questa casa (…) regnava la violenza. Le mie figlie… a volte le trattavo molto male. Le amo moltissimo, ma sono un egoista, sono un violento, e le trattavo male. Gridavo con loro, dicevo loro brutte cose, davo colpi sul tavolo dicendo ‘Basta, ora basta’, e ora per grazia di Dio, e questo è oggettivo come i dati dei medici (…), in questa casa regna l’amore, regna la pace, regna il potere di donarsi all’altro, il potermi donare alle mie figlie, con affetto, con pazienza”.
Josep ha spiegato cosa vede nelle bambine:
“Tra loro vedo un essere servizievoli, un prendersi cura le une delle altre, pieno di speranza. Stanno soffrendo, sì, ma sono confortate, hanno pace, hanno il cuore pieno d’amore. E questo è un dato obiettivo che stiamo vivendo. E questo fa sbocciare in me un ringraziamento al Signore”.
“Ringrazio molto tutti. Non avevo mai pensato di fare tutto questo, ho semplicemente mandato questo messaggio a degli amici del mio paese che non vedo quasi mai, e non so dove stiano arrivando questi messaggi. Vediamo il Signore vivo in questa casa, come anche la Vergine Maria. Stiamo così. E non è opera nostra. Io sono un poveretto, un soffio di vento mi butta a terra (…), ma il Signore è forte, e questa è una cosa oggettiva. (…) Un bacio”.