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L’uso di Instagram sviluppa spesso disturbi alimentari e depressione nelle teenager

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Alex Vog | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 10/01/22

Recenti dati evidenziano nelle giovanissime che usano frequentemente Instagram e altri social l'insorgere di disturbi della percezione del proprio corpo, stati depressivi e problemi alimentari

Sul numero di dicembre del mensile di Psicologia e Neuroscienze Mindtroviamo un articolo di Anna Oliverio Ferraris – docente di psicologia dello sviluppo all’Università di Roma La Sapienza – sui rischi che l’esposizione a Instagram e altri social comporta per molte ragazze, specialmente quelle giovanissime.

Le 13enni su Instagram

Il Wall Street Journal ha recentemente riportato i risultati di alcuni studi interni effettuati da Facebook, relativi alle adolescenti che dai 13 anni in su frequentano Instagram – social network di proprietà dell’azienda di Menlo Park – che evidenzierebbero come molte di esse, circa un terzo, sviluppino disturbi alimentari, condizioni depressive e distorsioni della percezione del proprio corpo.

Instagram permette agli utenti di scattare foto, applicarvi filtri e condividerle sulla rete. Pertanto questa app viene a veicolare massicciamente immagini e informazioni sulle vite “meravigliose” delle influencer dalle proporzioni perfette del fitness.

Sisturbi alimentari, condizioni depressive e distorsioni della percezione del proprio corpo

Questo bombardamento cosa può provocare in una 12-13enne che si sta confrontando con le trasformazioni puberali, spesso impetuose, del proprio corpo?

Trasformazioni in cui molte ragazze notano su di sé imperfezioni come nasi irregolari, denti non perfettamente allineati, gambe con qualche difetto, seni troppo piccoli o eccessivi, che si trovano a confrontare continuamente con corpi longilinei, cosce affusolate e sode, addome e glutei tonici e senza un filo di grasso, visi ben truccati, labbra turgidamente rimodellate. 

Il bisogno ossessivo di modificare il proprio corpo

Il confronto non può che essere sconfortante quando non addirittura disastroso, per cui si attiva il bisogno ossessivo di modificare il proprio corpo sulla falsariga delle immagini delle modelle dalle forme perfette che imperversano sui social.

Icone di femminilità enfatizzate non solo dai grandi marchi della moda, ma anche da tutti quanti sono interessati a vendere alle teenager prodotti di bellezza, creme rimodellanti miracolose, biancheria intima, reggiseni seduttivi, abbigliamento da indossare in palestra, attrezzi sportivi ad uso domestico, cibi dietetici e via dicendo.

La pubblicità

Anche la pubblicità televisiva alimenta questa enorme pressione alla bellezza a tutti i costi che rappresenta una sfida continua per le adolescenti. Fare di tutto per avere un corpo perfetto e diventare così ammirate donne di successo, si rivela perciò una preoccupazione assillante, tale da comportare una pervasiva inquietudine e un malcelato risentimento colpevolizzante verso se stesse. 

Le raccomandazioni dell’Inghilterra

Nel Regno Unito, ci informa la docente, si raccomanda a genitori ed educatori di tranquillizzare le bambine fin dalla scuola elementare sul loro aspetto fisico, spiegando l’esistenza di vari tipi di bellezza, tutti assolutamente apprezzabili.

Contestualmente si consiglia di sottolineare con esempi concreti, specialmente alle adolescenti, come le donne bellissime dello schermo non siano persone senza difetti, e il fatto che i loro visi armoniosi e le loro proporzioni perfette siano dovuti all’intervento sapiente di stilisti, estetisti, parrucchieri, chirurghi estetici, fotografi professionisti e maestri del ritocco con Photoshop.

No all’uso di Istagram per gli under 13

Come a dire non è solo oro quello che luccica, e l’apparenza inganna. Il Congresso americano, in seguito ai dati sopra descritti circa gli effetti sfavorevoli sulle adolescenti  dell’assidua frequentazione di Instagram, ha immediatamente respinto la proposta dei gestori di questa app di estenderne l’accesso agli under 13.

È più che mai indispensabile spiegare a bambine e ragazze che la bellezza fisica non è tutto, in quanto vi sono altre componenti che rendono la persona apprezzabile e ricercata: il carattere, l’intelligenza, la simpatia, lo spirito creativo, l’umorismo, tutti elementi della personalità che possono rendere trascurabile qualche imperfezione del corpo.

Troppa attenzione al look impoverisce

D’altronde una eccessiva attenzione al look finisce per impoverire ed irrigidire le persone, tanto che le bellissime modelle che sfilano per i marchi di moda appaiono in passerella come dei robot inespressivi.

Il rischio del lolitismo

La descritta pressione verso una bellezza seducente a cui le adolescenti sono sottoposte, afferma la professoressa, può comportare anche il rischio del lolitismo che vede la giovanissima assumere atteggiamenti provocatori e indossare abiti sexy che la fanno apparire più grande e già “donna” per farsi ammirare ed accettare.

Con il rischio di incoraggiare adescamenti sessuali da cui non si è sempre in grado di difendersi. Per il futuro delle ragazze è vitale non lasciarle esposte senza difese alle incongrue sollecitazioni mediatiche a cui sono sottoposte, aiutandole a sviluppare un sano senso critico tale da rappresentare il timone per navigare nelle acque non sempre calme e benevole della vita.

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