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I Re Magi hanno seguito una stella o un angelo?

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Joseph Binder via WikiPedia Commons -Public Domain

Philip Kosloski - pubblicato il 04/01/22

Alcuni santi indicano la possibilità che sia stato un angelo di luce e non una stella comune a guidare i Magi dal Bambino Gesù

Negli ultimi anni, gli astronomi hanno passato ore e ore cercando di stabilire che tipo di fenomeno si sia verificato nel cielo la notte della nascita di Gesù. Anche se queste osservazioni sono affascinanti e puntano a una possibile spiegazione del modo in cui i Re Magi sono arrivati a rendere omaggio al re appena nato, un altro modo di interpretare la “stella” è pensare ad essa come a un “angelo di luce”.

San Giovanni Crisostomo è stato uno dei teologi più eloquenti a difendere questa tesi di una stella “soprannaturale” che avrebbe guidato i Re Magi, e ha spiegato il suo ragionamento in un’omelia sul Vangelo di Matteo:

“Questa stella non era una delle infinite altre, che anzi non era neppure una stella, ma una potenza invisibile, che si celava sotto quella forma esteriore… Non c’è nessuna stella, neppure una, che segua il corso di quest’astro. Il sole, la luna e tutti gli altri pianeti, se li osserviamo, vanno da oriente ad occidente, mentre questa stella andava da settentrione a mezzogiorno…”

Il santo aggiungeva che la stella aiutava i Magi anche di giorno mentre viaggiavano:

“Alla stessa conclusione si arriva esaminando l’epoca in cui questa stella appare. Essa non brilla solo la notte, ma anche in pieno giorno, quando splende il sole: cosa che non possono fare le altre stelle, neppure la luna, che è tanto più luminosa di tutti gli altri astri, in quanto anch’essa scompare e più non si vede non appena il sole comincia a splendere. Ovviamente questa stella con la potenza del suo splendore superava i raggi stessi del sole e gettava una luce più viva e più brillante”.

Una stella in movimento

Una delle osservazioni più interessanti di San Giovanni Crisostomo è sul modo in cui la stella si è mossa fisicamente e ha indicato l’esatta ubicazione del Bambino Gesù, cosa che una stella comune non avrebbe mai potuto fare:

“Capite perfettamente che una stella comune non avrebbe potuto indicare un luogo così piccolo e ristretto come quello occupato dalla capanna e, per di più, il punto preciso in cui stava il bambino… Come avrebbe potuto una semplice stella indicare dei luoghi così piccoli, come una capanna e una mangiatoia, se non lasciando le altezze del cielo e scendendo giù per fermarsi, in un certo modo, proprio sulla testa del bambino? A questo infatti accenna l’evangelista dicendo: «La stella che avevano veduto in oriente cominciò ad andare avanti a loro finché non si fermò sopra il luogo ove era il bambino»… Dopo averli condotti, come per mano, fino alla mangiatoia, non parla più loro per mezzo di una stella, ma per mezzo di un angelo”.

È per questo che San Giovanni Crisostomo e altri santi non credono che sia stata una vera stella ad aiutare i Re Magi ad arrivare dal Bambino Gesù, ma un “angelo di luce”.

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