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Ritrovato anello di 1.700 anni con l’immagine del Buon Pastore

BON PASTEUR

© AHMAD GHARABLI / AFP

Caroline Becker - pubblicato il 28/12/21

Centinaia di oggetti liturgici scoperti negli ultimi mesi durante degli scavi marini nel Mediterraneo svelati questa settimana da Israele

Negli ultimi mesi, gli archeologi israeliani hanno fatto una scoperta eccezionale e rara: mentre eseguivano degli scavi a Cesarea, tra Tel Aviv e Haifa, dove circa 1.700 anni fa affondarono due navi, i ricercatori hanno trovato un gran numero di artefatti, tra cui un anello d’oro ottagonale decorato con una pietra preziosa verde.

L’aspetto più incredibile di questo anello è l’immagine incisa sulla pietra: un giovane pastore con una tunica che porta sulle spalle un ariete o una pecora. L’iconografia dell’anello non lascia dubbi circa l’identità del soggetto: è una rappresentazione di Gesù Cristo come Buon Pastore.

Helena Sokolov, curatore incaricato degli oggetti dell’Autorità Israeliana per le Antichità (Israel Antiquities Authority, IAA), ha confermato che si tratta davvero dell’immagine del Buon Pastore. L’immagine è una rara iconografia per un anello, ma nei primi secoli era ampiamente diffusa. Le catacombe di Priscilla a Roma dimostrano l’uso dell’immagine, conservando una delle rappresentazioni più antiche di Cristo ritratto come Buon Pastore.

Per via delle sue dimensioni ridotte, il gioiello apparteneva sicuramente a una donna. La sua scoperta lungo le coste di Cesarea non sorprende, visto che nel III secolo la città era la capitale locale dell’Impero romano. Era un’epoca in cui il cristianesimo era in forte espansione, “soprattutto in città miste come Cesarea”, ha affermato la Sokolov.

Il titolo dato a Cristo – il “Buon Pastore” – allude alle parole di Cristo nel Vangelo di Giovanni (Gv 10, 11): “Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore”. Ricorda anche il Salmo 23: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. In pascoli erbosi mi fa riposare…”

In un’epoca in cui i cristiani erano ancora fortemente perseguitati, queste allegorie permettevano agli apostoli di Cristo di riconoscersi e di testimoniare la propria fede rimanendo comunque discreti. In realtà, i Romani usavano già l’immagine del buon pastore nei loro riti funebri, decorando le proprie tombe con un giovane pastore in mezzo al suo gregge. Questa immagine bucolica simboleggiava un aldilà pieno di pace.

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