Una vocazione “semplice”, “naturale”, in cui potrebbero ritrovarsi tante altre ragazze. E' quella maturata da Marta Galbiati, 38 anni, che ha appena svolto la professione religiosa nella chiesa di San Teodoro a Cantù (Como). Diventerà una giovane suora nella congregazione Famiglia del Sacro Cuore di Gesù.
L’esperienza in oratorio
«Sono nata e cresciuta a Cantù - ha detto al giornale Prima Como (27 dicembre) -. E sono sempre stata inserita nella vita della parrocchia e dell’oratorio. In modo particolare, dapprima solo frequentandolo e poi come animatrice ed educatrice».
La relazione con il Signore
All’interno di questo percorso, prosegue la giovane suora, «ad un certo punto ho scelto anche di lavorare con gli oratori». In particolare, con la cooperativa Priscilla, facendo per 11 anni la responsabile prima - per sei anni - a Melzo nella comunità pastorale “San Francesco” e successivamente per 5 a Mariano Comense.
«All’interno di questa esperienza professionale e di servizio alla chiesa, la relazione con il Signore è diventata sempre più dominante. Fino a portarmi a scegliere di entrare in congregazione e a optare per la consacrazione».
L’ingresso in congregazione
Tre anni fa, il 6 ottobre 2018, prosegue Marta, «sono entrata nella congregazione Famiglia del Sacro Cuore di Gesù, la cui casa madre è a Sulbiate (Monza Brianza)». Poi ha fatto il primo anno di postulato e due di noviziato, che hanno portato fino alla consacrazione.
“Ciascuno di noi ha una vocazione”
Non è semplice da spiegare la sua vocazione che la sta portando a diventare una suora. «Anche perché il percorso vocazionale ciascuno lo percorre un po’ a modo suo. Penso che ciascuno di noi abbia una vocazione. Nel senso che ciascuno di noi può crescere, al di la delle scelte di vita, nel suo rapporto con il Signore».
L’educazione dei ragazzi
La vocazione della giovane suora è maturata "non in solitudine". «Negli anni dell’oratorio ho coltivato una passione per l’educazione dei ragazzi e per l’impegno al servizio della Chiesa. All’interno di questo ho approfondito il tema della lettura della Parola e delle preghiera. E’ stato in quel momento - ha detto Marta Galbiati - che ho cominciato a sentire che quella dimensione stava diventando fondante».