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C’è posto nell’albergo per Gesù Bambino nella nostra epoca?

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Shutterstock | CURAphotography

Theresa Civantos Barber - pubblicato il 27/12/21

Possiamo fare la nostra parte per rendere questo mondo un luogo veramente sano e accogliente per mamme e bambini

Vari anni fa, quando Papa Francesco ha visitato la Terra Santa, ha celebrato la Messa a Betlemme. Non posso fare a meno di pensare alla forte dichiarazione che ha fatto dal pulpito, che sembra affrontare direttamente tanti problemi di oggi.

Il Papa ha iniziato con una toccante descrizione del Cristo Bambino:

“Il Bambino Gesù, nato a Betlemme, è il segno dato da Dio a chi attendeva la salvezza, e rimane per sempre il segno della tenerezza di Dio e della sua presenza nel mondo. L’angelo dice ai pastori: «Questo per voi il segno: troverete un bambino…”

Il Bambino Gesù è un segno, e quello che secondo il Pontefice significa per noi è sia memorabile che impegnativo. Francesco si è concentrato sull’accoglienza data ai bambini nel mondo di oggi dicendo:

“Anche oggi i bambini sono un segno. Segno di speranza, segno di vita, ma anche segno “diagnostico” per capire lo stato di salute di una famiglia, di una società, del mondo intero. Quando i bambini sono accolti, amati, custoditi, tutelati, la famiglia è sana, la società migliora, il mondo è più umano”.

Analizziamo e assumiamo davvero il pieno significato di quello che ha detto. Il modo in cui una società accoglie i bambini rivela quanto sia sana. Si può giudicare una Nazione dal modo in cui tratta i suoi bambini (e altri membri vulnerabili della società).

Se dovessimo dare un voto alla nostra società in base al modo in cui accoglie i bambini, sarebbe probabilmente molto basso. C’è un motivo per cui tanti giovani optano per non avere figli, decisione che porta all’inverno demografico. Eccone solo qualcuna per quanto riguarda gli Stati Uniti:

  • Gli Stati Uniti hanno il tasso di mortalità più elevato tra i Paesi sviluppati.
  • Il sistema sanitario statunitense è privo di sostegni post-partum, lasciando le neomamme in uno stato di disperazione in un periodo incredibilmente difficile e vulnerabile.
  • Gli Stati Uniti sono l’unica Nazione sviluppata che non stabilisce alcun congedo retribuito per i neogenitori, costringendo molte donne a tornare al lavoro prima di essersi riprese fisicamente dal parto e di essere emotivamente pronte a staccarsi dal proprio bambino.
  • Le problematiche economiche fanno sì che gli aspiranti genitori debbano affrontare rispetto ai loro genitori e nonni “orari più lunghi, stipendi più bassi, meno impiego, costi per la cura dei bambini più alti, scarso accesso al credito e prestiti gravosi”.
  • La maggiore mobilità sociale significa che sempre più genitori stanno crescendo i figli senza una comunità che venga in loro aiuto, il che esercita un’estrema pressione sui genitori.

Non stupisce che l’85% delle mamme non pensi che la società comprenda o sostenga le donne che stanno allevando la prossima generazione. E se non sosteniamo le mamme, come possiamo dire di sostenere e volere i loro bambini, di cui hanno la responsabilità?

L’aspetto più triste è che molte più donne avrebbero dei figli se la nostra società offrisse un ambiente più favorevole alla genitorialità. Le ricerche confermano che “indipendentemente da ciò che si dice e dai dati che si presentano, le donne hanno meno figli di quelli che dicono di volere o considerare ideali”.

Dobbiamo fermarci e chiederci cosa non va nella nostra cultura, che spesso sembra un ambiente ostile nei confronti di mamme e bambini. Cosa dovrebbe cambiare per creare una cultura che sostenga fortemente le famiglie e sia veramente pro-vita?

La comica Jen Fulwiler ha descritto perfettamente il problema quando ha affermato in un video diventato virale:

“In molte culture, il suono dei bambini che si agitano è visto come un segno di abbondanza e di benedizione da parte di Dio, mentre la nostra cultura postmoderna considera i bambini un peso. Ci aspettiamo che le donne non portino i loro bambini in spazi pubblici come ristoranti, chiese o aerei, o che se lo fanno questi si comportino in modo perfetto. Questa filosofia è non solo triste e segno di una cultura morente, ma pone delle aspettative irragionevoli sulle madri”.

Quando la società non sostiene genitori e bambini, è il segno di una cultura che sta morendo. Come ha spiegato Papa Francesco, è un indice del fatto che in quella cultura c’è qualcosa di profondamente sbagliato e malsano.

In questo periodo dell’anno, penso alla mamma e al bambino più famosi che mai, che non hanno trovato posto nell’albergo alla loroo epoca. In onore della Madonna e di Gesù Bambino, facciamo la nostra parte per rendere questo mondo un luogo davvero sano e accogliente per mamme e bambini.

È responsabilità di ciascuno di noi mettere in atto i cambiamenti necessari per accogliere e sostenere le famiglie, che sono il futuro della nostra società, offrendo questo sostegno nel nome di Cristo. Come possiamo aiutare a fare “posto nell’albergo” per le mamme e i bambini nel mondo di oggi?

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