Molti fedeli devoti della Madonna dell’apparizione della Medaglia Miracolosa a santa Caterina Labourè si chiedono il numero esatto delle stelle rappresentate sulla Medaglia, perché esistono Medaglie che non hanno lo stesso numero di stelle e questo in alcuni devoti crea sconcerto.
Estranee al progetto originale
Il verso delle medaglie miracolose coniate dal primo fonditore Vachette era ornato da dodici stelle. Con i documenti, compiamo un lavoro di verifica, ci rendiamo conto che esse costituiscono un elemento estraneo al rivelato progetto originale. “Padre Aladel aveva infatti escluso le stelle dal quadro a olio, commissionato al Lecerf, le escluse parimenti dalla stampa commessa al Laderer. E non volle nessuna stella nelle medaglie speciali delle Figlie di Maria Immacolata”.
Questo dimostrò che Aladel ben sapeva che le dodici stelle non appartenevano a Caterina. Nota di rilievo è che mai esse vengono nominate nelle sue otto edizioni della “Notice”.
L’Immacolata incoronata di stelle
Le stelle, quindi, entrarono a fare parte della Medaglia probabilmente ad opera del Vachette, al quale l’Aladel aveva affidato il primo conio della Medaglia. Aladel quindi si trovò ad accettare il fatto compiuto, chiaramente giustificato da motivi decorativi – ornamentali e forse simbolici in base al testo biblico di Ap. 12, 1.
La stessa tradizione artistica, circa la rappresentazione della Immacolata, infatti non convalida affatto la presenza delle dodici stelle nella M.M. Incisori, medaglisti, pittori, stampatori si sbizzarrivano con la massima libertà nel figurare l’Immacolata con capo coronato di stelle, il cui numero variava da 11 a 17, a volte appariva senza stelle.
La medaglia “vuota”
P. Chevalier, primo storico della Medaglia, dopo la morte di Aladel, affrontò il problema superficialmente nel 1878, sul suo libro “La Medaille Miraculeuse” tirando conclusioni presuntive. Che non possono per nulla avere il valore di un a certezza storica e per ciò basate sui documenti. E’ strano inoltre il fatto che essendo lo Chevaòlier succeduto ad Aladel alla carica di direttore delle Figlie di Maria Immacolata, non si pose il problema in modo diverso, dato che la loro propria medaglia, coniata dall’Aladel nel 1848 era priva di stelle.
Ne è chiara testimonianza la riproduzione della rotonda medaglia delle Figlie di Maria Immacolata, priva di stelle, che apparve per la prima volta riprodotta su un foglio, in occasione del centenario (1976) della morte di S. Caterina Labouré.
Il nuovo disegno
Intanto mentre i manuali delle Figlie di Maria si riferivano alla medaglia aladeliana, il P. Chevalier, che non si era posto il “problema stelle”, fece preparare un nuovo disegno di medaglia, con quattordici stelle, che presentò nelle sue edizioni della “Medaille Miraculeuse” come Medaglia delle Figlie di Maria. Nel 1895, la ditta Fenin – Poncet di Lione riuscì a coniare una M.M. con un ovale nel quale la scritta “O Maria……”, compariva in un solo cerchio di parole.
La svolta nel 1976
La nuova medaglia divenne quella delle Figlie di Maria e sostituì quella rotonda propria. “Un decreto della S. Congregazione dei Riti, il 24 agosto 1897, approvava e rendeva obbligatoria la Medaglia Miracolosa propria e speciale delle Figlie di Maria e S. Agnese, in seno alla terza Primaria di Roma”. Nel 1897, morto lo Chevalier, qualcuno commissionò alla ditta Fenin – Poncet una medaglia aladeliana, ma con l’aggiunta delle dodici stelle, distribuita in Italia per l’ultima volta nel 1910.
La medaglia aladeliana scompariva anche dai manuali e veniva relegata in una nota che venne soppressa nel 1935. Nel 1976, grazie alla paziente indagine critica di Padre Zangari, la medaglia ricomparve nel suo disegno originale.