La Confermazione si distingue dal Battesimo. Ma non pensate che sia un sacramento meno importante: ecco perchè è necessario farlo ai vostri figli. A spiegarlo è il cardinale Gerhard Müller nel libro “23 Cardinali commentano il Catechismo della Chiesa Cattolica” (Tau editrice),
L’origine del sacramento
La Confermazione è un sacramento specifico distinto dal Battesimo, mediante il quale siamo incorporati nella Chiesa, il corpo mistico di Cristo, suo capo. Essa fa comunque parte del processo complessivo dell’incorporazione dei cristiani nella Chiesa. L’unica iniziazione, dice il cardinale Muller, ha due punti focali. Che tra loro sono chiaramente distinti a fine di partecipare alla Eucaristia,”fonte e culmine di tutta la vita cristiana” (LG 11). In origine tutta l’iniziazione fu detta «battesimo».
La differenza col Battesimo
La distinzione tra il Battesimo e la Confermazione consiste sia nel rito, cioè nell’imposizione delle mani, nell’unzione, nella sigillatura e segnatura del battezzato, sia nel contenuto del sacramento. Cioè nel conferimento dello Spirito Santo: un conferimento che non fa però parte della fondazione diretta della vita cristiana.
Tale fondazione avviene, infatti, nel Battesimo. Che conferisce similmente lo Spirito, quale collegamento originario con Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La Confermazione rinvigorisce e sigilla la vita iniziata nel Battesimo.
Per forza i vescovi
La confermazione è chiaro che nessun altro la può amministrare se non il vescovo. I presbiteri infatti, pur essendo sacerdoti di secondo grado, non hanno la pienezza del pontificato. Pienezza che invece spetta ai soli vescovi.
Bambini più vincolati alla Chiesa
Nel contesto di una rinnovata intelligenza dell’essenza sacramentale della Chiesa, anche l’importanza della Confermazione per i fedeli incorporati nella Chiesa mediante il Battesimo diventa chiara. «Col sacramento della Confermazione vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa. Sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo. E in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere la fede con la parola e con l’opera. Come veri testimoni di Cristo» (LG, n. 11).