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«Il Signore ha dato, il Signore ha preso»: il messaggio di mons. Aupetit

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Capture d'écran YouTube / Diocèse de Paris

Aleteia - pubblicato il 10/12/21

Giovedì 2 dicembre 2021 papa Francesco ha accettato le dimissioni dell’Arcivescovo di Parigi, e quest’ultimo ha rivolto un messaggio ai fedeli della sua diocesi.

Il Romano Pontefice ha accettato le dimissioni di mons. Michel Aupetit lo scorso 2 dicembre 2021. L’Arcivescovo di Parigi aveva rimesso il proprio incarico «tra le mani del Santo Padre» la settimana precedente, dopo il polverone sollevato nella stampa locale e nazionale sul suo governo e sulla sua vita privata. Mons. Georges Pontier, arcivescovo emerito di Marsiglia, è stato nominato amministratore apostolico dei Parisii. 

Ecco il messaggio rivolto per iscritto e in video da mons. Aupetit ai fedeli della sua diocesi dopo aver preso conoscenza della decisione del Papa. 

«Il Signore ha dato, il Signore ha tolto.
Sia benedetto il nome del Signore». 

Questa frase di Giobbe risuona in me, nel momento in cui ricevo l’accettazione delle mie dimissioni da parte del Santo Padre. Gli eventi dolorosi della settimana scorsa, sui quali mi sono già espresso, mi avevano condotto a rimettere la mia missione nelle mani di Papa Francesco per preservare la diocesi dalla divisione che sempre provocano il sospetto e la perdita della fiducia. 

Ho ricevuto il grave carico della diocesi di Parigi cercando di svolgerlo con fervore e con devozione. Rendo grazie a Dio, che da sempre mi ha fatto dono di uno sguardo benevolo sui miei simili e amorevole sulle persone, dono che mi aveva condotto in un primo momento all’esercizio della medicina. Il prendersi cura è qualcosa di profondamente radicato in me, e le difficoltà relazionali tra gli uomini non possono sradicarlo. 

Sono felice di aver servito questa diocesi, con delle équipes magnifiche – chierici, laici, consacrati totalmente dediti al servizio di Cristo, della Chiesa e dei loro fratelli. Ci sono troppe persone da ringraziare perché io ne possa stilare una lista esaustiva. 

Il giorno del mio ingresso in seminario ignoravo totalmente dove quel passo mi avrebbe portato, ma la fiducia in Gesù Cristo che mi abitava allora continua a rendermi totalmente disponibile per seguirlo dovunque egli vorrà. 

Naturalmente sono stato molto turbato dagli attacchi di cui sono stato oggetto. Oggi rendo grazie a Dio per il fatto che ho il cuore profondamente in pace. Ringrazio le numerosissime persone che mi hanno manifestato la loro fiducia e il loro affetto negli ultimi otto giorni. Prego per quanti, forse, mi hanno voluto del male – così come ci ha insegnato a fare il Cristo, Egli che ci aiuta ben al di là delle nostre povere forze. Chiedo perdono a quanti ho potuto ferire e vi assicuro tutti della mia profonda amicizia e della mia preghiera, che non verranno mai meno. 

La diocesi di Parigi è abitata da un profondo dinamismo, essa è in marcia verso un nuovo modo di vivere la fraternità a partire dal nostro battesimo comune, in una sinodalità non artefatta dei differenti stati di vita. Ho una fiducia totale in quanto è stato avviato con i vicari generali e i differenti consigli che mi circondano. Questo slancio non ricadrà su sé stesso e chiedo a tutti di operare perché, nel soffio dello Spirito Santo, si compia quanto è stato avviato. 

Resto totalmente unito a voi e cammino con voi verso il compimento della Salvezza. 

Non posso che ripetere il messaggio della mia prima omelia in assoluto [da questa sede]: «Non guardate l’arcivescovo, guardate Cristo!». 

Michel Aupetit

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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