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Messa “Rorate”: la bellezza di una tradizione dell’Avvento che rischia di essere dimenticata

MOLESTOWANIE

FRED TANNEAU/AFP/East News

Philip Kosloski - pubblicato il 09/12/21

La Messa “Rorate” viene celebrata di notte e prima dell'alba

L’oscurità si è impossessata del mondo e aumenta ogni giorno. C’è però la speranza che arrivino giorni più luminosi. Sì, esiste una luce in questo luogo oscuro – e questa Luce regna trionfante.

La Chiesa rende questa verità ancora più visibile con un’antica tradizione – un po’ dimenticata, a dire il vero – chiamata “Messa Rorate Caeli”. Questa celebrazione è in memoria della Madonna, e riceve questo nome per via delle prime parole dell’antifona in latino cantata all’inizio della Messa, l’antifona Rorate caeli, che significa “Effondete, cieli”.

La Messa è più comune nelle comunità che seguono il Rito Romano, ma è anche un’opzione per le parrocchie che celebrano in lingua volgare.

Simbolismo

Una particolarità di questa Messa è che viene celebrata al buio, solo alla luce delle candele. Deve avvenire di sabato e prima dell’alba. Il suo simbolismo è enorme, un’epressione estrema dell’Avvento.

Visto che in genere viene celebrata all’alba, i caldi raggi del sole illuminano lentamente la chiesa. Questo è un riflesso del tema generale dell’Avvento, un periodo di aspettativa e ansiosa attesa dell’arrivo del Figlio di Dio, la Luce del Mondo.

Nella Chiesa delle origini, Gesù era rappresentato come Sol Invictus, e nel mondo pagano il 25 dicembre era noto come Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della Nascita del Sole Invitto).

Sant’Agostino si riferisce a questo simbolismo in uno dei suoi discorsi: “Rallegriamoci, fratelli; rallegratevi ed esultino i popoli. Questo giorno è diventato sacro per noi non per il sole visibile, ma per il suo creatore invisibile, quando una vergine madre, dalle sue viscere feconde e nell’integrità delle sue membra, ha portato al mondo, reso visibile per noi, il suo creatore invisibile”.

Maria

Collegato a questo simbolismo c’è il fatto che questa Messa viene celebrata in memoria della Santissima Vergine Maria, chiamata anche “Stella del Mattino”. Astronomicamente parlando, la “Stella del Mattino” è il pianeta Venere, che viene visto con maggior chiarezza in cielo prima dell’alba e dopo il tramonto.

La Vergine Maria è l’autentica “Stella del Mattino”, che ci indica sempre suo Figlio. In questo modo, la Messa “Rorate” ci ricorda il ruolo di Maria nella storia della Salvezza.

Ci ricorda anche che l’oscurità della notte viene sempre vinta dalla luce del giorno. È una verità semplice, ma che spesso dimentichiamo, soprattutto quando pensiamo che tutto sembra distruggerci. Dio ci tranquillizza, dicendoci che questa vita è temporanea e che siamo forestieri che hanno come destino il Paradiso.

Possiamo anche trovare un bel flash di simbolismo nel costume di tutti i presenti alla Messa “Rorate” di tenere in mano una candela accesa durante la celebrazione. È sicuramente un modo pratico per illuminare la chiesa, ma simboleggia anche che l’oscurità può essere vinta dall’unione di molte luci individuali.

In sostanza, la Messa “Rorate” è una bella tradizione che ci aiuta a entrare nel Tempo d’Avvento. Al di sopra di tutto, ci aiuta a ricordare e a riflettere su una delle verità della nostra fede: l’oscurità è un’ombra passeggera e fugge più rapidamente quando vede una moltitudine di luci.

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