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Qual è il destino di chi è condannato all’Inferno?

Cathedral Duomo

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padre Paulo Ricardo - pubblicato il 07/12/21

Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che la persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere allo stesso tempo corporale e spirituale

Non c’è dubbio sul significato di “corpo”. Quanto all’“anima”, il Catechismo dice che “spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, oppure tutta la persona umana. Ma designa anche tutto ciò che nell’uomo vi è di più intimo e di maggior valore, ciò per cui più particolarmente egli è immagine di Dio: « anima » significa il principio spirituale nell’uomo” (CCC 363).

Sarebbe quindi corretto dire che l’uomo è costituito da “corpo e anima”, ma come spiegare l’affermazione di San Paolo, che si è riferito all’uomo come “lo spirito, l’anima e il corpo” (cfr. 1 Ts 5, 23)? Ancora una volta, è il Catechismo che offre la risposta, dicendo che “« Spirito » significa che sin dalla sua creazione l’uomo è ordinato al suo fine soprannaturale, e che la sua anima è capace di essere gratuitamente elevata alla comunione con Dio” (CCC 367).

Unione tra corpo e anima

La natura umana sorge dall’unione profonda tra il corpo e l’anima. Questa unione è così intima che “si deve considerare l’anima come la « forma » del corpo; ciò significa che grazie all’anima spirituale il corpo, composto di materia, è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia, nell’uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un’unica natura” (CCC 365).

Il tendere dell’uomo (corpo e anima) a Dio forma lo spirito.

In questo modo, se lo spirito è la tendenza dell’uomo alla comunione con Dio, l’Inferno è il non partecipare a questa comunione, ovvero l’assenza di Dio. Satana è stato creato per la comunione con Dio, e quando ha deciso di chiudersi ad essa si è autodistrutto. È questa la realtà dell’Inferno, l’autodistruzione.

Giudizio definitivo

Il peccato commesso e coltivato durante la vita verrà cristallizzato nel Giudizio definitivo. Quello che si è stati in vita sarà quello che si deciderà di essere per tutta l’eternità. Concretamente, lo spirito che sceglie l’Inferno sceglie l’autodistruzione, sceglie la morte eterna.

Il destino dello spirito è nelle mani dell’uomo. Vivendo sulla Terra una vita in comunione con Dio, rinunciando e resistendo al peccato – passando per la porta stretta –, al momento finale vedremo il volto di Dio. Al contrario, se durante la vita terrena gli uomini voltano le spalle a Dio, rifiutando di comunicarsi e di avere parte con Lui, di accettare e alimentare lo spirito, Dio farà la loro volontà, accettandone la decisione. E alla fine lo spirito sarà così strappato e allontanato da Dio per tutta l’eternità.

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