Papa Francesco stronca il documento dell’Unione Europea, poi ritirato, con cui “Buon Natale” sarebbe stato sostituito da “Buone feste”.
Il documento è intitolato #UnionOfEquality, e in esso erano stati indicati «i criteri da adottare per i dipendenti della Commissione nella comunicazione esterna ed interna». Non è nuovo: la relatrice e Commissario per l’uguaglianza Helena Dalli ne aveva parlato sui social da ottobre 2021.
La giustificazione della promotrice
«La mia iniziativa di redigere linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nell'espletamento del loro lavoro - si giustificava Dalli - aveva un obiettivo importante illustrare la diversità della cultura europea e dimostrare la natura inclusiva della Commissione Europea nei confronti di tutti i percorsi di vita e i credi religiosi».
“Non è maturo”
«Tuttavia - continuava Dalli - la versione pubblicata delle linee guida non serve adeguatamente allo scopo. Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard qualitativi della Commissione. Le linee guida hanno chiaramente bisogno di più lavoro. Pertanto, ritiro le linee guida e lavorerò ulteriormente su questo documento», erano le sue conclusioni (AdnKronos, 30 novembre).
“Tante dittature hanno cercato di farla”
Sul volo di ritorno dal viaggio apostolico a Cipro e Gracia, Papa Francesco è stato durissimo: «Il documento dell’Unione europea sul Natale...è un anacronismo questo. Nella storia tanti, tante dittature, hanno cercato di farla. Pensa a Napoleone: da lì... Pensa alla dittatura nazista, quella comunista...è una moda di una laicità annacquata, acqua distillata... Ma questa è una cosa che non funzionò durante la storia».
Ritornare agli ideali dei Padri fondatori
Il pontefice ha proseguito con una esortazione alla Ue: «Questo mi fa pensare a una cosa, parlando dell’Unione europea, che credo sia necessaria: l’Unione europea deve prendere in mano gli ideali dei Padri fondatori, che erano ideali di unità, di grandezza, e stare attenta a non fare strada a delle colonizzazioni ideologiche. Questo potrebbe arrivare a dividere i Paesi e a (far) fallire l’Unione europea».
“Attenti a non essere veicoli di colonizzazioni ideologiche”
L’Unione europea, ha concluso il Papa in merito al documento, «deve rispettare ogni Paese come è strutturato dentro, la varietà dei Paesi, e non volere uniformare. Io credo che non lo farà, non era sua intenzione, ma stare attenta, perché delle volte vengono, e buttano lì progetti come questo e non sanno cosa fare, non so mi viene in mente... No, ogni Paese ha la propria peculiarità, ma ogni Paese è aperto agli altri».
«Unione europea - ha chiosato Bergoglio - sovranità sua, sovranità dei fratelli in una unità che rispetta la singolarità di ogni Paese. E stare attenti a non essere veicoli di colonizzazioni ideologiche. Per questo, quello del Natale è un anacronismo».