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Il Dizionario dell’Avvento: 9 parole del Papa da fare nostre

POPE FRANCIS ON CHRISTMAS

Alberto PIZZOLI | AFP

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 04/12/21 - aggiornato il 29/11/22

Il pontefice le ha indicate nei suoi interventi per vivere e comprendere al meglio questo tempo di avvicinamento al Natale

Un vero e proprio dizionario dell’Avvento “scritto” da Papa Francesco. Ecco alcune parole che in questo periodo di avvicinamento al Natale dovremmo imparare a conoscere: il pontefice le ha utilizzate nei suoi interventi ed omelie. Ci aiuteranno a vivere spiritualmente meglio questo periodo. 

1Attesa

Con l’Avvento «la Chiesa scandisce il corso del tempo e la celebrazione dei principali eventi della vita di Gesù e della storia della salvezza», dice Papa Francesco. Il tempo di Avvento è un tempo di attesa, in cui risuona forte l’ammonimento di Gesù: «Vegliate dunque».

Papa Francesco parte dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, in cui chiede di «concentrare l’attenzione sull’incontro con la persona di Gesù, che verrà alla fine del mondo e che viene ogni giorno, perché, con la sua grazia, possiamo compiere il bene nella nostra vita e in quella degli altri».

Papa Francesco ricorda che «il nostro Dio è il Dio che viene», e «non delude la nostra attesa». «Ci farà aspettare, forse, ci farà passare qualche momento nel buio, ma mai delude. È sempre accanto a noi. Alle volte non si fa vedere, ma sempre viene», chiosa il Papa (Aci Stampa).

POPE-FRANCIS-CYPRUS-GREECE-AFP

2Combattimento

In questo tempo di Avvento «ricomincia il nostro cammino verso il Signore. Un cammino fatto di gioia ma anche di dolore, di luce ma anche di buio. E il cammino diventa combattimento, è la buona battaglia della fede». 

Così afferma il Papa: «Dio è più potente e più forte di tutto. Questa convinzione dà al credente serenità, coraggio e la forza di perseverare nel bene di fronte alle peggiori avversità. Anche quando le forze del male si scatenano, i cristiani devono rispondere all’appello, a testa alta, pronti a resistere in questa battaglia in cui Dio avrà l’ultima parola. E questa parola sarà d’amore e di pace!» (Omelia nella Prima Domenica di Avvento nella Cattedrale di Bangui, 29 novembre 2015).

3Dono

L’invito di Gesù nel tempo dell’Avvento, osserva il Papa, è a vegliare, a fare attenzione, a non sprecare le occasioni di amore che ci dona: «La persona che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri». 

Con questo atteggiamento «ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo. E possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali», donandoci ad esso (Angelus 3 dicembre 2017).

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4Giustizia

L’Avvento «è il tempo per preparare i nostri cuori al fine di poter accogliere il Salvatore, cioè il solo Giusto e il solo Giudice capace di riservare a ciascuno la sorte che merita. Qui come altrove, tanti uomini e donne hanno sete di rispetto, di giustizia, di equità, senza vedere all’orizzonte dei segni positivi. A costoro, Egli viene a fare dono della sua giustizia» (Omelia nella Prima Domenica di Avvento nella Cattedrale di Bangui, 29 novembre 2015).

5Luce

Il Papa in queste settimane che precedono il Natale ci invita ad «aprirci alla luce di Cristo per portare frutto nella nostra vita, per eliminare i comportamenti che non sono cristiani». Eppure «tutti noi», ha sottolineato il Santo Padre, abbiamo comportamenti alcune volte non cristiani, comportamenti che sono peccati».

«Dobbiamo pentirci di questo ed eliminare questo comportamento per camminare decisamente sulla via della santità (…). Tante volte un’opera buona, un’opera di carità suscita chiacchiere, discussioni perché ci sono alcuni che non vogliono vedere la verità».

Per superare queste cecità interiore, ripensiamo al Battesimo. In esso «siamo stati illuminati affinché, come ci ricorda San Paolo, possiamo comportarci come ‘figli della luce’, con umiltà, pazienza, misericordia» (Udienza in piazza San Pietro). 

6Prova

L’Avvento è inevitabilmente un tempo di prova. E nelle prove e nelle difficoltà «è importante imparare l’arte di attendere il Signore. Aspettarlo docilmente e fiduciosamente», ha raccomandato Papa Francesco nell’omelia pronunciata, durante la Messa presieduta in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno.

«Ognuno di noi, avverte il Papa, ha bisogno di maturare in questo. «Davanti alle difficoltà e ai problemi della vita – prosegue Francesco – è difficile avere pazienza e rimanere sereni. Serpeggia l’irritazione e spesso arriva lo sconforto. Può così capitare di essere fortemente tentati dal pessimismo e dalla rassegnazione, di vedere tutto nero, di abituarsi a toni sfiduciati e lamentosi».

A questo punto, però, «il Signore imprime una svolta, proprio nel momento in cui, pur continuando a dialogare con Lui, sembra di toccare il fondo. Nell’abisso, nell’angoscia del nonsenso, Dio si avvicina per salvare: in quel momento» (Vatican News). 

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7Risveglio

L’Avvento, avverte il Papa, è un tempo di risveglio e preghiera, per contrastare «il sonno interiore che nasce dal girare sempre attorno a noi stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita coi suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori. Si trova qui la radice del torpore e della pigrizia di cui parla il Vangelo. – ha insistito il Papa – L’Avvento ci invita a un impegno di vigilanza guardando fuori da noi stessi, allargando la mente e il cuore per aprirci alle necessità dei fratelli e al desiderio di un mondo nuovo» (Aska News).

8Speranza

Nel dizionario dell’Avvento del Papa, non poteva mancare la parola “speranza”. La speranza è un dono, è un regalo dello Spirito Santo e per questo Paolo dirà: ‘Mai delude’. «Il Signore – afferma Papa Francesco – che è la speranza della gloria, che è il centro, che è la totalità, ci aiuti in questa strada: dare speranza, avere passione per la speranza. E, come ho detto, non sempre è ottimismo ma è quella che la Madonna, nel Suo cuore, ha avuto nel buio più grande: la sera del Venerdì fino alla prima mattina della Domenica. Quella speranza: Lei l’aveva. E quella speranza ha rifatto tutto. Che il Signore ci dia questa grazia».

L’attesa fiduciosa del Signore «fa trovare conforto e coraggio nei momenti bui dell’esistenza. E da cosa nasce questo coraggio e questa scommessa fiduciosa? Nasce dalla speranza. L’Avvento è un incessante richiamo alla speranza» (FratiCappuccini.it).

9Vicinanza

Nell’Avvento avvertiamo la vicinanza del Signore. «Egli vuole venire vicino a noi, ma si propone, non si impone; sta a noi non stancarci di dirgli: ‘Vieni!’. Sta a noi, è la preghiera dell’Avvento: ‘Vieni!’. Gesù, ci ricorda l’Avvento, è venuto tra noi e verrà di nuovo alla fine dei tempi. Ma, ci chiediamo, a che cosa servono queste venute se non viene oggi nella nostra vita? Invitiamolo».

Ma per ottenere una vicinanza occorre esercitare la vigilanza: «E’ importante – spiega il Papa – rimanere vigili, perché uno sbaglio della vita è perdersi in mille cose e non accorgersi di Dio… Ma, se dobbiamo vegliare, vuol dire che siamo nella notte».

«Sì, ora non viviamo nel giorno, ma nell’attesa del giorno, tra oscurità e fatiche. Il giorno arriverà quando saremo con il Signore. Arriverà, non perdiamoci d’animo: la notte passerà, sorgerà il Signore, ci giudicherà Lui che è morto in croce per noi» (Korazym).

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