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5 elementi chiave del viaggio del Papa a Cipro e in Grecia

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Sala Stampa della Santa Sede

i.Media per Aleteia - pubblicato il 02/12/21

Il Santo Padre ha affidato il suo viaggio alla Madonna, ed esorta i fedeli a pregare per i frutti della sua visita

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1 Migranti e rifugiati

Scegliendo di tornare dopo cinque anni nell’isola di Lesbo per incontrare i rifugiati, Papa Francesco mostra il suo desiderio di accendere ancora una volta i riflettori sulla tragedia dell’immigrazione. Il Pontefice, che da Roma non cessa mai di esortare l’Europa a considerare i migranti come persone e non come numeri, userà il suo 35° viaggio internazionale come appello alle coscienze in un momento in cui i migranti stanno annegando al largo di Calais o stazionano al confine bielorusso.

A Cipro, il Papa assisterà a una preghiera ecumenica con i rifugiati. Si dice che potrebbe riportarne un gruppo in Italia.

2 Ecumenismo

A Cipro come in Grecia, il Pontefice incontrerà i responsabili delle Chiese autocefale locali, Crisostomo II e Hieronymus II. Francesco sarà il secondo Pontefice nella storia a calcare il suolo cipriota, 11 anni dopo il viaggio di Benedetto XVI. In Grecia seguirà le orme di Giovanni Paolo II, primo Papa a visitare il Paese dal Grande Scisma del 1054. All’epoca, il Papa polacco chiese perdono per i torti commessi dalla Chiesa cattolica nei confronti degli ortodossi.

Malgrado il suo gesto, il vescovo Theodore Kontidis di Atene confidò che c’era ancora “una divergenza, a volte un’ostilità” tra Roma e la Chiesa di Grecia, che rifiutò un incontro di preghiera ecumenica in occasione del viaggio.

Dall’altro lato, la Chiesa ortodossa di Cipro potrebbe mostrare più segni di apertura, ed è previsto un momento di preghiera ecumenica durante un incontro con i migranti a Nicosia.

3 La situazione politica di Cipro

Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Papa, alla vigilia della partenza del Pontefice ha auspicato che “il problema di Cipro si possa risolvere attraverso un dialogo sincero e leale tra le parti coinvolte, tenendo conto sempre del bene di tutta l’isola”.

Dal 1974 l’isola è divisa in due, tra la Repubblica di Cipro a sud, a maggioranza ortodossa, e la Repubblica Turca di Cipro del Nord, a maggioranza musulmana, riconosciuta solo dalla Turchia. Dal fallimento, nel 2004, del piano di riunificazione di Annan – respinto dai Ciprioti meridionali -, sembra essersi stabilito un certo status quo, ha affermato una fonte diplomatica locale.

La Santa Sede “sostiene tutti gli sforzi” in vista della riunificazione, “l’unica soluzione” per la pace sull’isola, ha affermato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Non si pensa che Papa Francesco affronti la questione da un punto di vista politico, come ha indicato Selim Sfeir, arcivescovo dei Maroniti di Cipro, ma che esprima la sua solidarietà alla popolazione.

4 Il Mediterraneo

“L’Europa non può prescindere dal Mediterraneo”, ha affermato Papa Francesco in un videomessaggio registrato una settimana prima della sua partenza.

Nel febbraio 2022, il Pontefice riunirà ancora una volta tutti i vescovi del Mare Nostrum a Firenze per un summit.

Papa Francesco vede il Mediterraneo come bacino di scambi, oggi fortemente agitato dalla questione migratoria. Il 28 novembre ha lamentato il destino di chi solca questo mare “cercando una terra di benessere e trovandovi, invece, una tomba”.

Il tema è anche collegato a quello dell’ecumenismo, ha spiegato l’ortodosso francesse Carol Saba, per il quale il Mediterraneo dovrebbe “unire i due polmoni del cristianesimo”:

5 La salute del Papa

Undici giorni dopo il suo ritorno da Atene, il 17 dicembre, Papa Francesco celebrerà il suo 85° compleanno, dopo un anno segnato da preoccupazioni per la sua salute. Il 2021 è cominciato con la ricomparsa del dolore sciatico, che lo ha costretto a rimandare alcuni appuntamenti.

È stato soprattutto l’intervento al colon a luglio a costringere il Pontefice a prendersi una pausa. “Sono ancora vivo”, ha affermato ironicamente a una stazione radiofonica spagnola agli inizi di settembre, smentendo le voci sul suo ritiro per questioni di salute.

Da allora, l’agenda del vescovo di Roma non è stata vuota, ma alla vigilia della partenza del Papa per Cipro e Grecia, il Vaticano ha lasciato passare l’idea che il Pontefice non dovrebbe affaticarsi.

L’informazione è venuta fuori in modo indiretto. Se i resoconti della stampa parlavano di un possibile rinvio dell’udienza tra il Papa e i membri della commissione francese sugli abusi sessuali – prevista per il 9 dicembre, tre giorni dopo il ritorno del Papa a Roma –, l’arcivescovo Eric de Moulins Beaufort ha cercato di chiarire la questione, spiegando che la prefettura della Casa Pontificia ha “il dovere di alleggerire” il programma del Papa al suo ritorno da questo viaggio.

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