Stoccate e richiami forti quelli che Papa Francesco ha voluto condividere con i vescovi italiani, regalando loro – nell’incontro del 22 novembre all’Ergife Palace Hotel di Roma, in apertura della loro 75/a Assemblea generale – l’immagine del Buon Pastore con il testo delle “Beatitudini del Vescovo”.
«Beato il vescovo che fa della povertà e della condivisione il suo stile di vita», «che non teme di rigare il suo volto con le lacrime, affinché in esse – ha detto il papa – possano specchiarsi i dolori della gente, le fatiche dei presbiteri».
E ancora, il Papa ha detto che è beato il vescovo «che considera il suo ministero un servizio e non un potere, facendo della mitezza la sua forza» (Ansa, 22 novembre).
“Beato il vescovo che non si chiude nei palazzi di governo”
Papa Francesco ha proseguito con altri messaggi diretti ai Pastori diocesani: «Beato il Vescovo che non si chiude nei palazzi del governo, che non diventa un burocrate attento più alle statistiche che ai volti, alle procedure che alle storie», «che ha cuore per la miseria del mondo. Che non teme di sporcarsi le mani con il fango dell’animo umano per trovarvi l’oro di Dio. Che non si scandalizza del peccato e della fragilità altrui perché consapevole della propria miseria».
“Santità chiediamo il suo incoraggiamento”
«Preghiamo lo Spirito perché ci aiuti a cogliere e a vivere le tre opportunità da Lei indicate lo scorso 9 ottobre, durante il Momento di riflessione per l’inizio del percorso sinodale. Essere, cioè, Chiesa sinodale; Chiesa dell’ascolto. Chiesa della vicinanza. Santità, chiediamo il Suo incoraggiamento, la Sua preghiera e la Sua paterna benedizione», ha detto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti al Papa nel suo saluto.
Il nuovo presidente
Quella iniziata il 22 novembre e che si chiuderà giovedì 24 novembre è la penultima Assemblea generale della Cei con alla guida il presidente Bassetti, che vedrà scadere il proprio mandato quinquennale il 24 maggio del 2022, quando avrà già compiuto gli 80 anni.
All’Assemblea di primavera del prossimo anno, i vescovi saranno chiamati a votare una terna di nomi da sottoporre al Papa per la nomina del nuovo presidente.
