Vestita da sposa, al braccio del padre, si è avvicinata all'altare sorridente con dei fiori in mano... e lì, ai piedi dell'altare, si è donata formalmente a Dio, sua madre le ha tagliato i capelli e l'ha aiutata a indossare l'abito. No, non era un “matrimonio” normale, ma il Matrimonio di una ragazza con il suo Sposo Divino.
Suor María de los Milagros del Divino Amor ha professato i voti a Lorca (Spagna) dopo tre anni nel monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara. È stato un atto emozionante, celebrato nella chiesa del monastero di Sant'Anna e Santa Maria Maddalena di Lorca.
Le immagini ci aiutano a capire cosa può aver provato la ragazza:
Susana Mendoza Bernal, giornalista e responsabile di reti sociali, racconta sulla pagina web della diocesi di Cartagena com'è andata:
“Vestita da sposa, al braccio del padre, suor María de los Milagros del Divino Amor è entrata in chiesa per professare i suoi voti temporanei come sorella povera di Santa Chiara. Dopo la lettura del Vangelo, la religiosa ha chiesto la sua consacrazione al vescovo”.
Nella nota di spiega la bellezza di tutto il rito, “che assomiglia a quello realizzato dalla fondatrice quando, vestita con i suoi abiti migliori, è fuggita da casa sua per andare alla Porziuncola, dove la aspettava San Francesco d'Assisi”.
“Lì ha scambiato l'abito con un saio, ha indossato un cingolo con dei nodi e si è tagliata i capelli. Lo stesso ha fatto sabato questa religiosa: ha scambiato il suo abito bianco con quello marrone, con cuffia e velo; si è annodata alla vita una corda con tre nodi e sua madre le ha tagliato i capelli, che aveva ornati con piccoli fiori bianchi. Ha anche tolto i tacchi per calzare i sandali propri dell'abito”, spiega la nota.
Si spiega anche cosa significhi tutto questo: “povertà, castità, obbedienza e clausura. Sono voti temporanei, per tre anni, e concluso questo periodo li rinnoverà annualmente per altri due. Dopo quei cinque anni, professerà i voti perpetui”.
Ecco la testimonianza di vita di suor María de los Milagros pubblicata nella nota:
“Ho sempre avuto questa spinta dentro, sentivo qualcosa e non sapevo neanche cosa fosse. Quando vedevo una religiosa, qualcosa si smuoveva forte in me”. Con queste parole, suor María de los Milagros del Divino Amor racconta come ha sentito la chiamata.
A 25 anni, dopo aver vissuto dei momenti difficili, si è resa conto che Dio era l'unico che le era rimasto vicino. È stato allora che ha iniziato ad avvicinarsi di più a Lui, e nel frattempo ha cominciato a provare qualcosa di diverso dentro di sé, un'attrazione speciale per la vita religiosa, per cui ha deciso di provare se era davvero la sua vocazione, anche se non aveva le idee molto chiare. Lo ha detto in famiglia, e sua madre, che all'inizio si è mostrata sorpresa, le ha preso le mani e le ha detto: “Ti conosco, e sapevo che un giorno me l'avresti detto, che sarebbe successo”.
Da quel momento ha visitato varie congregazioni, di vita sia attiva (che era quello che cercava) che contemplativa. Ridendo, racconta che durante quella ricerca sentiva di “aver bisogno di un rapporto più profondo con il Signore, di stare come in una bolla con Lui”.
Un giorno ha deciso di visitare il convento della chiesa in cui andava a Messa la domenica, quello delle Sorelle Povere di Santa Chiara di Lorca, la sua città natale, e lì ha provato qualcosa di speciale. Ha comunque continuato a cercare, fino a decidere di fare un'esperienza con loro. Sono stati dodici giorni finiti tra le lacrime – un pianto provocato dalla gioia che aveva sperimentato nel convento, una cosa che, per usare le sue parole, “non avevo mai sperimentato per nulla”. Due mesi dopo è entrata in monastero.
Ora, tre anni dopo, definisce la sua decisione un'avventura che le provoca grande gioia, come si deduce perfettamente dal suo continuo sorriso.