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Cent’anni dall’attentato contro la Madonna di Guadalupe (FOTO)

MEXICO

D.R. Instituto Nacional de Antropología e Historia, México-(CC BY-NC-ND 4.0)

Jaime Septién - pubblicato il 19/11/21

Apparve un uomo con un mazzo di fiori. Camminò verso l'immagine della Madonna di Guadalupe, depose i fiori sotto di lei e si allontanò rapidamente. Era una bomba!

Dal 14 novembre 2021 al 20 novembre 2022, in base alle condizioni stabilite dalla Chiesa cattolica, i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della basilica di Guadalupe a Città del Messico.

Questo Anno Santo ricorda il primo centenario (14 novembre 1921) dell’attentato esplosivo subìto dalla tilma di San Juan Diego, su cui 390 anni prima, il 12 dicembre 1531, era rimasta impressa l’immagine della Madonna di Guadalupe.

Quel 14 novembre 1921, nella basilica di Guadalupe, da un gruppo di lavoratori che si trovavano all’interno del tempio mariano si staccò un uomo con un mazzo di fiori. Camminò verso l’immagine della Madonna di Guadalupe, depose i fiori sotto di lei e si allontanò rapidamente.

La mente non è mai stata scoperta

Poco dopo, un’esplosione scosse la basilica, e i fedeli corsero subito ad acciuffare l’autore materiale dell’attentato. La mente non è mai stata scoperta, anche se erano i tempi della Presidenza del generale Álvaro Obregón, di cui è ben noto l’atteggiamento contrario alla Chiesa.

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Miracolosamente, la tilma rimaste intatta dopo l’attentato, realizzato con la dinamite. Vennero danneggiate le grate dell’altare e i candelabri. Il Cristo Crocifisso di ferro e bronzo pesante 34 chili, che sull’altare si trovava davanti all’immagine della Vergine, cadde contorto a terra.

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Cristo aveva protetto Sua Madre dalla distruzione che l’uomo voleva perpetrare. L’immagine di Nostra Signora di Guadalupe non riportò alcun danno. Nonostante la forza dell’esplosione, non si ruppe nemmeno il vetro che la proteggeva.

Il Cristo dell’Attentato

Il Cristo è noto come “Il Cristo dell’Attentato” ed è venerato ogni anno da numerosi fedeli che accorrono alla nuova basilica per salutare Nostra Signora di Guadalupe, madre di tutti i Messicani, e visitano la basilica antica, accanto al tempio nuovo, per ringraziare suo Figlio per aver lasciato l’immagine intatta per la venerazione di milioni di persone ogni anno.

Nel 1926, quando iniziò la cosiddetta Guerra Cristera, le autorità della basilica di Guadalupe desidero di ritirare dall’altare la tilma sacra e di nasconderla in un armadio a doppio fondo per evitarne la distruzione, visto che il fanatismo contro la Chiesa era all’apice nel Paese.

L’abate della basilica, padre Feliciano Cortés, decise di nascondere l’immagine autentica e ne collocò una copia sull’altare della basilica antica. La realizzazione della copia venne affidata a Rafael Aguirre.

La cerimonia con cui si è dato inizio all’Anno Santo è stata presieduta dal cardinale Carlos Aguiar, arcivescovo primate di Città del Messico, successore del primo arcivescovo, fra’ Juan de Zumárraga, testimone del miracolo delle rose e grande difensore degli indigeni.

L’amore per la Madonna di Guadalupe in immagini:

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