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I 5 motivi più importanti che ci spingono ad onorare ogni giorno gli angeli

ange notre dame du laus

@Sanctuaire Notre-Dame-du-Laus

Una riproduzione angelica al Laus, in uno dei luoghi in cui si sarebbero verificate le apparizioni dei messaggeri celesti a Benedetta Rencurel.

don Marcello Stanzione - pubblicato il 18/11/21

Li spiegano tre autorevoli uomini, morti in fama di santità: il beato Jacopo da Varazze, san Gregorio e san Bernardo

Tre uomini morti in fama di santità, ci spiegano i cinque motivi più importanti per cui vanno onorati i nostri angeli.

Jacopo da Varazze,chiamato anche Jacopo o Giacomo da Varagine (Varazze, 1228 – Genova, 13 luglio (o 16 luglio) 1298), fu un frate domenicano, vescovo di Genova e agiografo; è stato proclamato beato dalla Chiesa cattolica. Entrò nell’ordine dei Domenicani nel 1244. Fu Priore a Como, Bologna e Asti. Nel 1267 dopo fu nominato provinciale per la Lombardia; abbandonò la carica nel 1286. Fu poi arcivescovo di Genova dal 1292 fino al 1298, anno della sua morte. 

In tale ruolo si distinse particolarmente per la determinazione a pacificare, con alterne vicende, guelfi e ghibellini. Stando a una tradizione non accertata Jacopo avrebbe redatto una delle prime traduzioni in volgare della Bibbia, ma non abbiamo manoscritti di tale versione. 

La “Legenda aurea”

La sua fama si deve invece ad una raccolta di vite di santi, dal titolo “Legenda aurea” (“Legenda sanctorum”), scritta a partire dagli anni sessanta del XIII secolo e rielaborata fino al 1298, anno della sua morte l’opera, che fu scritta in latino e in seguito diffusa in versione volgarizzante, ottenne molta influenza sulla seguente letteratura religiosa e servì come importante fonte iconografica per numerosi artisti. 

beato jacopo da varazze
Il beato Jacopo da Varazze.

“Le nostre anime trasportate dalle loro braccia”

In essa riguardo agli angeli scrive: “Infatti è necessario che li onoriamo e lodiamo per molti motivi. Essi sono nostri custodi ministri e fratelli; sulle loro braccia le nostre anime sono trasportate in cielo, sulle loro ali volano le preghiere nostre al cospetto di Dio e le loro mani rasciugano le nostre lacrime”. 

“Sono, come si è detto, nostri custodi, perché ogni uomo ha presso di sé un angelo cattivo per provarlo e un angelo buono per aiutarlo, ossia l’angelo custode a cui siamo affidati fin dal grembo materno affinché non moriamo in esso senza essere stati battezzati. Una volta nati, battezzati e cresciuti, l’angelo custode ci preserva dal male ammaestrandoci contro le astuzie del diavolo, esortandoci a rimanere fermi dinanzi alle sue lusinghe, difendendoci dall’infernale violenza”. 

1) I quattro effetti sull’animo umano

La dottrina di Jacopo da Varazze insegna che gli angeli vanno onorati, in primo luogo, perchè producono quattro effetti sull’animo umano.

Il primo effetto è l’avanzare nella via della grazia, la qual cosa avviene mediante l’aiuto dell’angelo che ci allontana ogni ostacolo che ci impedisce di compiere il bene. 

Il secondo effetto è l’incitamento a non cadere nel male, e questo fa l’angelo in tre modi: allontanandoci i motivi di peccato, rimproverandoci quello già commesso perché ne proviamo orrore, strappandoci da quello che stiamo per compiere. 

Il terzo effetto è la possibilità dell’anima di risollevarsi dal male, e questo fa l’angelo in tre modi: suscitando in noi la contrizione, invitandoci alla confessione, rallegrandosi per la remissione delle colpe. 

Il quarto effetto è quello di non farci cadere in peccato tutte le volte che a ciò siamo spinti dal demonio. E questo fa l’angelo in tre modi: raffrenando i poteri diabolici, smorzando in noi l’ardore della concupiscenza, imprimendo nelle nostre menti la memoria della Passione di Cristo. 

2) Onorarli come ministri

In secondo luogo dobbiamo onorare gli angeli come nostri ministri: infatti sono incaricati di compiere mansioni presso di noi e in ciò si manifesta la bontà divina che invia spiriti eletti, a sé strettamente famigliari, ad aiutare gli uomini nella lotta per l’eterna salvezza. 

3) Onorarli come concittadini 

In terzo luogo gli angeli devono essere da noi onorati come fratelli e concittadini: infatti tutti gli eletti sono assunti in cielo fra le schiere angeliche; alcuni fra le gerarchie di grado medio e altri ancora fra quelle di grado inferiore, a seconda dei loro meriti. Solo la Beata Vergine è assisa più in alto di ogni angelica schiera. 

L’omelia di san Gregorio

Quanto abbiamo detto è affermato anche da san Gregorio in una sua omelia, quando scrive:

“Vi sono alcuni uomini che si accontentano di conoscere ed annunziare ai fratelli solo piccole cose: costoro sono uniti alle schiere degli angeli. Vi sono alcuni che aspirano alla conoscenza dei segreti dei cieli e costoro sono uniti alle schiere degli arcangeli. Vi sono uomini che agiscono ed operano in modo egregio: costoro sono uniti alle schiere delle Virtù. Vi sono uomini che mettono in fuga gli spiriti maligni con la potenza delle loro preghiere: costoro sono uniti alle schiere delle Potestà. Vi sono uomini che per elette virtù dominano su fratelli ugualmente eletti: costoro sono uniti alle schiere dei Principati. Vi sono uomini che riescono a dominare in se stessi ogni malvagio impulso: costoro sono uniti alle schiere delle Dominazioni”. 

Uomini come Cherubini

“Vi sono uomini in cui il Signore risiede come in un trono – prosegue san Gregorio – e da cui giudica i fatti altrui: costoro sono uniti alle schiere dei Troni. Vi sono uomini che più degli altri ardono di fraterna carità onde sono annoverati nel numero dei Cherubini perché cherubino significa pienezza di scienza e secondo Paolo, pienezza di scienza è pienezza d’amore. Vi sono infine altri uomini che, accesi soltanto dall’ardore di contemplare l’Altissimo, niente desiderando delle cose di questo mondo, trovano completo appagamento nel celeste amore: costoro hanno degna sede fra le elette schiere dei Serafini”. 

4) Le anime in cielo 

Inoltre gli angeli devono essere onorati dagli uomini perché ne portano le anime al cielo, preparandone la via, trasportandole per la via preparata, collocandole nel luogo dell’eterna gloria. 

5) Le nostre preghiere al cospetto di Dio

Il quinto motivo per cui gli angeli devono essere onorati è perché sollevano le preghiere umane fino al cospetto di Dio, le rendono efficaci con la loro assistenza e riferiscono ai mortali la sentenza del Signore, onde scrive san Bernardo:

“Vola l’angelo fra il diletto e la diletta, offrendo voti e riportando doni, eccita questa e placa quello”. Infine agli angeli deve essere tributato ogni onore perché molto si consolano nelle tribolazioni confortandoci e rafforzando la nostra debolezza, preservandoci dalla impazienza, diluendo l’acerbità del dolore, onde sta scritto: “Non appena l’angelo del Signore discese nella fornace fra i tre fanciulli, vi si sollevò un vento olezzante di fiori…”.

Saint Bernard de Clairvaux
San Bernardo.

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