Oggi la notizia non è più quella di Signorini che interrompe il quieto non senso del GFVip con una frase contro l’aborto, ma l’evidente – se mai ne avessimo avuto il dubbio – scandalo che suscita la libertà di pensiero su certi temi che si vorrebbero ormai allineati a un monologo senza contraddittorio. L’aborto è un diritto delle donne, questa è l’unica frase che si può liberamente dire. Questa è l’unica verità consentita nella pubblica piazza mediatica.
L’azzardo di Signorini
I fatti essenziali sono rimbalzati su tutte le testate e hanno inondato i social. Ripetiamoli, partendo dal momento incriminato della puntata del Grande Fratello Vip dello scorso lunedì:
Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa.
Alfonso Signorini, conduttore del reality, ha pronunciato questa frase dopo che Giucas Casella aveva ipotizzato di far abortire la sua cagnolina parlando dal confessionale della casa. Gli autori della trasmissione avevano fatto credere all’illusionista che l’amata cagnolina fosse rimasta incinta di un pastore maremmano. Uno scherzo trash e l’uscita di Signorini sono diventati uno scandalo mediatico che ha risvegliato le ire di femministe, opinionisti, influencer, politici. Vince con il miglior tempo di reazione Selvaggia Lucarelli:
Il moralismo ortodosso urlato al megafono del reality dal conduttore omosessuale pro life, ci mancava solo questo.
Da Facebook
Che poi, a voler far le pulci anche solo a questa frase, si finirebbe a scrivere un poema. Moralismo? In che senso? Essere a difesa delle donne e della vita non è semplicemente umano? Ortodosso? Rispetto a cosa? A voler essere onesti, la vera ortodossia vigente non è forse quella di essere allineati al pensiero unico pro aborto? Conduttore omosessuale prolife? Non suona un po’ aggressivo additare una persona riducendola a etichette, detto da una che vuole difendere la presunta libertà delle donne?