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Mamma, affida all’angelo custode di tuo figlio ciò che desideri per lui

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Youtube|Medjugorje tutti i giorni

Paola Belletti - pubblicato il 16/11/21

Alla riscoperta del nostro Angelo custode e del suo prezioso contributo grazie ad una catechesi di Suor Emmanuel Maillard.

La riscoperta degli angeli

C’è un concorso di contributi, in questi ultimi tempi, che ci aiuta a riscoprire la realtà degli Angeli e del loro compito nella nostra vita. Risponde ad una necessità spirituale del popolo di Dio e ancor di più ad un impulso di Dio che vede le nostre necessità e ci manda gli aiuti necessari.

Il primo risultato è che vengono tolti dalla soffitta dei ricordi infantili e ripuliti della polvere che in tanti gli abbiamo lasciato posare addosso. Tra l’altro, tutto ciò che noi cristiani lasciamo trascurato viene spesso saccheggiato dal mondo e piegato a usi e costumi che non gli sono propri.

Gli angeli non sono cagnolini invisibili che arrivano al richiamo di campanelli che ci appendiamo al collo; non sono nemmeno gomitoli di tulle e piume che svolazzano non si sa bene dove né perché. Non sono i guardiani dell’occulto da cui tanti si fanno affascinare. Sono spiriti intelligenti, personali e al pieno servizio di Dio.

Suor Emmanuel

Sul canale Youtube Medjugorje tutti i giorni ho trovato un prezioso contributo di Suor Emmanuel Maillard, la religiosa di origini francesi conosciuta e amata da molti per la sua costante e intelligente opera di evangelizzazione. Vive a Medjugorje con la Comunità delle Beatitudini e conosce da vicino il fenomeno delle apparizioni.

Il suo lavoro costante è di offrire contenuti e strumenti utili ad approfondire la ricchezza della fede cattolica, aiutando noi credenti a renderci conto di quale tesoro abbiamo a disposizione e ad attingervi a piene mani.

Nel video in questione ci offre una meditazione davvero bella ed essenziale sul ruolo e l‘importanza degli angeli custodi nella nostra vita.

Chi sono gli angeli custodi e cosa fanno per noi

Sono veramente vivi, veramente buoni e ci amano come Dio perché hanno dentro di sè l’amore di Dio.

Ognuno di noi ha ricevuto dal concepimento il suo angelo custode e lo avrà con sè anche dopo la morte.

In Purgatorio sarebbe con noi a consolarci, aiutarci, a ricordarci con la sua presenza il destino di beatitudine per il quale siamo incamminati. In Paradiso sarà con noi a condividere e moltiplicare la gioia che vivremo perché finalmente siamo alla presenza di Dio. Ed era proprio il compito per cui ci era stata donata la sua presenza fin dall’inizio della nostra esistenza.

E all’inferno? Suor Emmanuel a quel destino fa un riferimento fugace ma a scopo pedagogico. Chi di noi vuole davvero finire all’inferno, dove saremmo separati da Dio e da tutto ciò che è suo?

Concentriamoci dunque sulla nostra vita ora e sul nostro destino eterno, che è quello di essere santi, cioè felici.

In poche chiare battute è tratteggiato in modo limpido e robusto il cuore stesso della nostra vita e il ruolo che gli angeli custodi assumono in essa.

Il compito degli angeli è aiutarci a realizzare pienamente il disegno di Dio sulla nostra vita e di spingere i nostri pensieri, sentimenti e decisioni verso il cammino che Dio ha preparato per noi.

L’importanza dell’Angelo Custode

Prosegue la riflessione con incedere sicuro e il suo inconfondibile accento francese: quanti di noi non sono consapevoli dell’importanza dell’angelo custode e lui resta lì, senza compiti perché non lo preghi, non gli assegni compiti.

Dunque fate lavorare i vostri angeli custodi: sono pronti e sono contenti di lavorare per noi. Ci amano e vogliono per noi la santità.

La protezione

L’etimologia ebraica di angelo riporta al significato dell’essere mandati, inviati da Dio. Così come è nella versione greca. Sono dunque mandati da Dio a noi, proprio a noi per compiere le opere di Dio, per dare seguito alle sue intenzioni (che respiro corto viene a pensarci sul serio: il Creatore dell’universo, il misuratore dello spazio senza fine, il plasmatore di montagne e oceani, il dominatore dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo ha voluto una creatura personale, spirituale tutta orientata la Bene solo per me, solo perché si occupasse di me…)

Al lavoro per i nostri figli

Chi di noi è genitore la conosce bene quella paura: la consapevolezza dei pericoli a cui il mondo espone i nostri figli e la vertigine della loro libertà ci lasciano a volte sgomenti e ci fanno credere di essere impotenti. Non è così. Abbiamo gli angeli custodi, il nostro e i loro e possiamo incaricarli di questa impresa. Proteggerli, certo, ma anche orientarli a Dio.

Suor Emmanuel prende le mosse da quello che osserva quotidianamente a Medjugorje che è diventato una specie di snodo internazionale di dolore umano e di consolazione divina.

Li vede i genitori che piangono in ginocchio davanti a Gesù e Maria e a volte si confidano diettamente anche con lei: mia figlia non mi ascolta, mio figlio resta indifferente a tutto ciò che gli dico, non gli interessa più niente di Dio, della fede, niente. Dove sta portando la sua vita? e io cosa posso fare se nemmeno mi dà retta?

Sembrerebbe una domanda retorica, che si aspetti conferma alla desolazione che testimonia invece no, per Suor Emmanuel c’è molto da fare ed è anche semplice.

Io lo so! Facile: tua figlia ha un angelo custode, figurati. E anche tu ce l’hai. Hai pensato di mettere questi due angeli a lavorare insieme e a parlare al cuore di tua figlia?

E ora una considerazione che non potrò che trovarci d’accordo, se conosciamo un minimo la natura umana e quella dei figli in particolare.

Quando tua figlia o tuo figlio si troveranno a sentire queste ispirazioni, a formulare questi pensieri che l’Angelo avrà ispirato loro li seguiranno perché vengono da loro stessi, non da fuori e soprattutto non da mamma o papà ai quali a volte da figli ci si oppone tanto ostinatamente quanto scioccamente.

Pensateci, prosegue.

E questo non vale solo per i genitori nei confronti dei figli ma anche da parte dei figli verso i genitori. O per gli operai o gli impiegati di un’azienda.

Non solo per genitori e figli ma anche sacerdoti, lavoratori, sconosciuti

Avete una riunione importante con il vostro superiore e lo temete? sapete che spesso ha n atteggiamento ostile e siete scoraggiati? non state lì a tremare e ad avere paura. Pregate l’angelo custode suo e il vostro e vedrete che tutto si trasforma.

E i sacerdoti? Chi di noi non può riferire di qualche tensione o vere e proprie faide parrocchiali? di invidie, maldicenze, lotte, tensioni? Ecco, immaginate il parroco che si trova spesso crocifisso su patiboli di chiacchiere, ostilità e litigi proprio all’interno della sua comunità. Anche ai sacerdoti Suor Emmanuel ricorda e suggerisce la stessa strategia: economica e vincente. Dio ci vuole furbi con i beni del Suo regno: saccheggiamoli!

Dopo aver chiesto la benedizione al sacerdote presente per tutti i fedeli Suor Emmanuel ricorda a lui e a tutti i suoi fratelli di ministero di utilizzare gli angeli custodi. Non c’è unità nella vostra parrocchia? non si riesce a costruire un vero dialogo? non si va d’accordo nemmeno sulle cose più piccole? Caro sacerdote prega e incarica gli angeli custodi dei tuoi parrocchiani di darsi da fare e vedrai fiorire l’unità.

L’angelo custode sussurra nel cuore del suo protetto e porta il pensiero di Dio. Lui ci parla, senza urlare, di ciò che è giusto fare. Ma se il suo stile è questo allora cosa dobbiamo fare per sentirlo?

Silenzio

L’angelo è sempre puro, chiaro, bello e giusto tutto ciò che egli dice. Però ci vuole l’orecchio giusto per ascoltarlo.

San Giuseppe

Quanto siamo grossolani a volte quando pensando a San Giuseppe lo vediamo in fondo come una figura dimessa, di retroguardia, che sa stare al suo posto, certo, ma un posto di second’ordine. Non parla, resta in silenzio, dorme, esegue ordini altrui.

No. San Giuseppe giganteggia nella sua umanità e santità.

Egli è molto silenzioso semplicemente perché è tutto ascolto

Ed è stato guidato dagli angeli. Imitiamolo; e come è successo a lui anche noi potremo seguire il cammino che Dio ha in mente per noi. San Giuseppe, nel suo silenzio teso all’ascolto di Dio, ha potuto discernere quale fosse il disegno da seguire non solo per sé ma i preziosi carichi che gli erano affidati: la vita del piccolo Gesù e la fiducia della Vergine, sua Sposa.

Se ci abituiamo a fare silenzio non solo potremo sentire la voce del nostro angelo ma anche quella di Gesù e di Maria.

Io parlo a tutte le anime, dice Gesù a Santa Faustina, ma pochissime lo sentono perché c’è il rumore dei loro pensieri e il rumore del mondo.

Come riconoscere la fonte delle nostre ispirazioni

Sappiamo che il nostro Angelo lavora molto e non vede l’ora che lo mettiamo al lavoro; ma c’è un altro soggetto, anch’esso spirituale e intelligente ma malvagio, e anch’esso lavora instancabilmente: è il nemico di Dio e dell’uomo.

Come si fa a capire se un’ispirazione viene da Dio o dall’inquilino del piano di sotto?

E’ facile, assicura Suor Emmanuel. Dovete chiedervi: “il Signore mi direbbe questo?”

Chiediti se quel pensiero, quella decisione, quel progetto che ti è sorto nell’anima come un’ispirazione corrisponde allo spirito del Vangelo oppure no. Ma per fare bene questo continuo lavorio di discernimento occorre avere molta familiarità con la Parola di Dio.

Per questo bisogna leggere molto la Parola di Dio che è parola di vita, nutrimento dell’anima, è una luce che ci nutre.

Un altro test infallibile è questo: se quella ispirazione ti fa gonfiare di orgoglio allora viene dal maligno. Lasciate stare. Se vuoi realizzarla per avere più considerazione presso gli altri allora viene dal nemico. Se è spirito di orgoglio o di vendetta viene dal maligno. Fai sempre il paragone con lo Spirito di Gesù e così avrai la risposta.

Senza paura

Volete capire meglio come agiscono gli angeli? Leggete il Libro di Tobi e anche il Salmo 90 (91).

Siamo in un periodo molto difficile, è vero ma se ci rivolgiamo al nostro Angelo non avremo più paura.

E’ una persona che vi dà sicurezza, che mi dà la certezza che non ho niente da temere.

Leggete il Salmo 91 “Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente”, leggetelo spesso. Più lo leggerete più avrete pace nel cuore. E’ il salmo migliore per guarire interiormente, diceva S. Ildegarda.

E perché col nostro Angelo non dobbiamo più temere? Perché il più piccolo degli angeli è più potente di tutti i demoni messi insieme, poiché con lui c’è Dio.

Approfittate di questo dono che ci fa il Signore e dite agli altri di lui, di questo tesoro che avete scoperto perché anche loro possano metterlo al lavoro e sperimentare le meraviglie che può fare per noi.

I nostri amici più grandi

Sono stati creati da Dio per la sua gloria e la sua gloria è l’uomo vivente. Quando saremo finalmente a casa, in Cielo, il nostro angelo ballerà con noi.

Così dice San Tommaso e così ha raccontato anche Vicka del suo viaggio nell’aldilà.

Saremo tutti belli, integri e felici. Chi ha una menomazione in terra stia tranquillo che in cielo non la avrà più. Concentriamoci sulla nostra meta, allora, senza lasciarci distrarre dal nemico che ci vuole concentrati sulle preoccupazioni terrene.

Ascoltiamo le ispirazioni di Dio e del suo inviato: il peccato ci distrugge, rovina l’anima e ci porta dalla parte di Satana; non obbediamo al mondo che propone i peccati più grandi come cose normali e addirittura desiderabili. Pensiamo all’aborto, promosso addirittura come un diritto. Resistiamo al peccato e facciamo una bella confessione: anche in quella vi aiuterà il vostro angelo. Non vede l’ora.

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