Secondo LiCAS News, “un gruppo di teologi vaticani ha riconosciuto questa settimana all'unanimità le 'virtù eroiche' del defunto arcivescovo Teofilo Camomot”.
L'arcidiocesi filippina di Cebu ha spiegato che “con questo evento favorevole, la causa di beatificazione e canonizzazione del vescovo Camomot verrà trasmessa per ulteriori esami alla commissione di vescovi e cardinali dell'apposita congregazione vaticana”.
Una volta completato lo studio delle virtù di Camomot, la causa verrà trasmessa a Papa Francesco per l'approvazione. A quel punto, il Pontefice potrebbe dichiarare Camomot “Venerabile”.
Servo dei poveri
Nato nel 1914 a Barangay Cogon, Carcar, Camomot ha sempre nutrito un amore particolare per i poveri. All'inizio desiderava diventare un semplice agricoltore, ma in seguito ha sentito la chiamata al sacerdozio.
Camomot è stato ordinato nel 1941 ed elevato all'episcopato nel 1955. Ha continuato a servire i poveri come vescovo, vivendo egli stesso in povertà. Una storia della sua vita illustra la sua cura per i poveri:
“La sua semplicità venne attestata da molte persone, anche da confratelli vescovi. Circolavano molte storie sulla povertà francescana dell'arcivescovo. Il cardinale Vidal ha detto in un'occasione che l'arcivescovo Camomot non indossava la sua croce pettorale, la croce che un vescovo porta sul petto. Curioso, chiese spiegazioni a monsignor Camomot, che si scusò. In seguito, un sacerdote disse al cardinale che l'arcivescovo aveva impegnato la sua croce per dare il denaro ai poveri. Il cardinale gli regalò poi una nuova croce e gli disse di non darla via”.
È morto in un incidente automobilistico il 27 settembre 1988, ed era noto per la sua santità di vita. La causa di canonizzazione è stata aperta nel 2010, e ha ricevuto il titolo di “Servo di Dio”.
Secondo il sito web della sua causa, “il suo corpo è rimasto incorrotto vent'anni dopo la morte”.