Átila Soares da Costa Filho è laureato in Disegno Industriale ed è esperto di Storia, Filosofia, Chiesa Medievale, Storia dell'Arte, Antropologia e Sociologia.
Autore di vari libri e collaboratore di note riviste come Focus e Humanitas, ha riprodotto con uno studio interessante quello che poteva essere il volto della Vergine Maria a 25 anni.
Speculando su una delle ricostruzioni più recenti del volto di Cristo, realizzata dall'esperto di illustrazioni e animazione 3D Ray Dowing e basata sulla Sacra Sindone, Soares ha realizzato l'approssimazione presumibilmente più credibile di quello che poteva essere il volto di Maria.
Perché prendere come base solo il volto di Cristo?
A questa domanda, Soares risponde in modo molto semplice basandosi sulle Scritture: visto che Cristo è Dio, si fa carne, per unione ipostatica (di natura divina e di natura umana), e l'unica partecipazione “biologica” si verifica da parte di Maria.
Sempre secondo le Scritture, San Giuseppe è stato il padre adottivo di Gesù, e quindi non c'è stata alcuna sua partecipazione biologica.
In base a questi dati di fede, Soares è giunto alla conclusione che Gesù avrebbe ricevuto il 50% del DNA di Maria e il 50% dello Spirito Santo, mediante un concepimento totalmente immacolato.
Gli unici dati genetici umani provenivano quindi dalla Vergine Maria e dalla sua stirpe reale in quanto discendente di Davide.
Queste analisi speculative lo hanno portato alla conclusione che Cristo assomigliasse a Sua Madre, e l'immagine “reale” più vicina che abbiamo del Figlio è impressa nella Sacra Sindone, per cui bisognerebbe “tradurre” quei tratti in una versione femminile.
L'animazione digitale
Il passo successivo era approfittare delle nuove tecnologie del nostro secolo per poter dar “vita” al volto di Maria usando l'animazione digitale, e questo è il risultato.
La Vergine Maria adolescente
La Vergine Maria adulta
Il risultato ha sorpreso molto Soares, grande studioso d'arte, perché questo volto è molto lontano dalle immagini rinascimentali e barocche della Madonna.
Le conclusioni di questo esperimento, come segnala l'esperto nel suo articolo, sono state approvate dal sindonologo Barrie M. Schwortz, fotografo ufficiale dello storico Progetto di Ricerca sulla Sacra Sindone di Torino (1978-1981).
Aleteia ringrazia il disegnatore, che ha condiviso gentilmente l'articolo in cui spiega il suo progetto nella versione italiana con la traduzione di Valeria Vincenti, disponibile qui: Sindone di Maria.