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Il brutto porta a Dio? Una riflessione al di là di Halloween

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JuneChalida | Shutterstock

Pilar Velilla Flores - pubblicato il 13/11/21

Mi chiedo se questa tendenza “artistica” in voga ci ispiri l'esistenza di un Essere Superiore

Di recente, nelle strade delle nostre città si è celebrata la festa di Halloween, e vorremmo interrogarci su tutto quello che circonda questa data e chiederci se questa festa è un mezzo per guardare al Cielo.

Quante volte avremo contemplato un’alba, con quella luce inimitabile, e saremo rimasti stupiti dalla meraviglia del Creato che fa uscire il sole puntualmente ogni giorno!

E che dire del nostro corpo, progettato in modo così perfetto, a cui non manca alcun dettaglio, e del modo in cui è in grado di funzionare e vivere?

E vi siete concentrati sulla bellezza di una gravidanza umana e su come a partire dall’unione di due cellule (lo spermatozoo e l’ovulo) si formi un bambino?

La Bellezza di tutto il creato ci porta a sospettare che ci sia Qualcuno che ci ama molto, un Essere perfetto che ha ideato tutto questo mondo perché ne godiamo; perché tutto ciò che è stato creato da Dio è positivo.

Anche creazioni umane come un brano musicale di Mozart, un quadro di Velázquez o una poesia di Machado sono canali verso la Bellezza.

Ma cosa succede a Halloween? Non scopro niente di nuovo se affermo che non è propriamente una bella festa… anzi, è tutto il contrario.

Halloween e l’esaltazione del brutto

Tombe, zombie, scheletri, ragnatele, vampiri, streghe, demoni, zucche, paura, morti, cicatrici, pipistrelli, film dell’orrore, fantasmi…

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Camminare per strada alla vigilia di Ognissanti risulta abbastanza spaventoso. I negozi si ornano di nero e arancione, e molti degli impiegati si mascherano e si truccano in modo lugubre.

Halloween è una festa che sottolinea la bruttezza, la bruttezza demoniaca, e il lato oscuro e misterioso della morte. Dio, che è Vita e Resurrezione, non trova posto. E quando non c’è spazio per la Trinità, da qualche parte può infilarsi un altro essere che è l’antitesi della bellezza e il padre della menzogna: il diavolo.

Non si tratta, però, di demonizzare il 31 ottobre. Ci sono persone che celebrano questa tradizione senza cattiva fede, in un modo del tutto innocente, visto che ritengono divertente travestirsi e usano questa occasione come scusa per incontrare gli amici.

Credo tuttavia che sia bene pensare al perché delle cose.

L’origine di Halloween

L’Halloween attuale è la conseguenza della trasformazione di una festa di origine celtica di circa 27 secoli fa, in cui si festeggiava la fine dell’estate e dei raccolti (Samhein), e con l’arrivo del freddo e dell’oscurità si stabiliva una comunicazione con gli antenati defunti, promuovendo un ambiente di morte e terrore.

Quando i popoli celtici si convertirono al cristianesimo, non tutti rinunciarono ai costumi pagani.

Nell’VIII secolo, la Chiesa stabilì il giorno di Ognissanti il 1° novembre, e quindi la notte precedente era la vigilia di questa grande festa. La coincidenza cronologica ha generato non poche superstizioni sincretiste, che hanno mescolato la festa di Ognissanti con le antiche credenze celtiche.

Con l’emigrazione degli Irlandesi negli Stati Uniti, a poco a poco Halloween ha subìto una trasformazione fino ad arrivare a quello che è oggi, in parte grazie al commercio.

Con l’aiuto della globalizzazione, questa tradizione si è estesa diffondendosi ad altri Paesi.

Il messaggio di Halloween di fronte al messaggio cristiano

Non bisogna essere molto sensibili per cogliere le differenze tra il messaggio cristiano e questa festa così popolare.

Se una parla di morte, paura, angoscia e oscurità, l’altra parla di salvezza, gioia, speranza, di vita al di là della morte.

In modo indiretto, in questa festa del terrore il primo ad essere annichilito è Dio, che è Bellezza, perché l’unico responsabile della morte è il diavolo.

Forse non in modo consapevole, ma se ci pensiamo bene, nulla di ciò che coinvolge Halloween parla della presenza di Dio. Vale la pena di perdere il tempo in qualcosa che non ci riempie, che non ci porta in alto e ci dà solo paura?

Non c’è errore più grande che banalizzare la morte e vivere come se fosse uno scherzo. Dobbiamo

tenerla presente, perché tutti un giorno moriremo, con timor di Dio.

Il messaggio cristiano, però, è capace di valicare le barriere della morte e di portare l’uomo a una nuova vita.

Per questo, noi cristiani abbiamo una festa molto più bella: la festa di Ognissanti. Questa sì che ci fa puntare al Cielo.

Buonsenso materno

Cosa mi dice il mio buonsenso come madre di quattro minorenni? Dal mio umile punto di vista, non mi sembra una festa per bambini, anche se viene venduta come tale.

Terrori notturni, visioni strane, alterazioni del sonno… Si inculca poi ai più piccoli un’idea della morte mal concepita.

I bambini devono vedere queste cose? Una festa in cui prevalgono paura, scherzi spaventosi e immagini che arrivano direttamente alla loro mente?

Anni fa avevamo un vicino che ornava l’ingresso di casa sua con mille dettagli per la notte di Halloween. Metteva anche la musica de L’Esorcista per rendere l’ambiente più realistico. Era padre di due creature. Mi chiedo come dormano di notte quei poveretti. Noi, adulti e bambini, quella notte e quelle successive abbiamo avuto difficoltà a dormire.

Le cose belle ci parlano di Dio

Le cose belle ci parlano di Dio e abbelliscono l’anima di chi le contempla. È una realtà. Al contrario, le cose brutte ci allontanano da Dio e offuscano il nostro spirito. Benedetto XVI ha affermato nell’udienza del 31 agosto 2011 che “ci sono espressioni artistiche che sono vere strade verso Dio, la Bellezza suprema, anzi sono un aiuto a crescere nel rapporto con Lui, nella preghiera”.

Scommettiamo quindi su quella bellezza che alimenta la nostra fede e ci aiuta a raggiungere la Meta.

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