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In menopausa per un tumore al seno. Nasce Enea: “tra le mie braccia ho un miracolo”

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 12/11/21

Chiara scopre giovanissima di avere un tumore al seno: chemioterapia, intervento, radioterapia e menopausa indotta. Dopo sei mesi il miracolo della vita che lascia increduli i medici: sono incinta.

Chiara Apollonio scopre giovanissima, all’età di 24 anni, di essere malata di tumore al seno. Insieme alle paura per la sua salute la triste consapevolezza che molto probabilmente non potrà avere altri figli.

Chiara, nata a Lecce e trasferitasi a Manfredonia per formare una famiglia con suo marito Lorenzo, quando scopre di avere il cancro è già mamma di Elisa.

Le cure e la menopausa indotta

Dopo la diagnosi inizia le cure presso il reparto Breast Unit del Policlinico Riuniti di Foggia: intervento, chemioterapia, radioterapia e menopausa indotta. Un percorso doloroso e difficile reso meno crudele dal sostegno amorevole della famiglia e dalla professionalità sempre calorosa dell’equipe del dottor Marcello di Millo (ansa.it).

Nel momento più complicato e probabilmente tragico della sua vita, Chiara scopre attraverso un esame di routine – con infinita sorpresa e gioia – di essere incinta. Il suo corpo che sembrava o doveva essere deserto, era incredibilmente una sorgente (ancora) viva. Un momento di buio e dolore trasformato in un inno di amore e speranza!

“Enea è un miracolo”

Questa testimonianza va raccontata dalla fine perché è la parte più splendente di tutto il racconto. E La “fine” si chiama Enea, un “bambolotto” di 9 mesi con il sorriso sempre pronto a sbocciare sul volto. Enea è un miracolo. Una porta aperta sulla speranza, una nevicata in pieno agosto. È nato perché la vita e la natura sono state più forti del dolore e delle cure; più forti delle scelte contro natura (ci sono cicli di cura che inducono la donna alla menopausa), perché la sua mamma, Chiara, non stava passando proprio il periodo più bello della sua vita e il corpo non era preparato per una gravidanza pur avendo 28 anni.

(Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia)

“Avevo molta paura”

Così la giovane racconta nel video pubblicato sulla pagina Facebook dell’ospedale:

Nel 2017 ho scoperto di avere un tumore al seno. Da quel momento è iniziato un percorso molto difficile ma che mi ha dato anche tanto. (…) ero in tempo ma è stato un percorso che mi ha stravolto la vita, fisicamente, mentalmente, psicologicamente, spiritualmente, ma anche e soprattutto l’equilibrio familiare. (…) Avevo molta paura.

La scoperta della gravidanza dopo il tumore e le terapie che provocano la menopausa

Chiara parla con passione e sottolinea che grazie ai medici, agli infermieri e a tutto il personale che l’aveva in cura si è sempre sentita protetta e sicura anche nei momenti di maggiore tristezza e sconforto.

Ho iniziato a fare la chemioterapia, ho fatto l’intervento, la radioterapia, e a distanza di sei mesi con un esame di routine (…) inaspettatamente ho scoperto di essere incinta. Ciò mi faceva capire che avevo vinto. Che dal tumore al seno oggi si può guarire, e che se da un lato ti mette fuori gioco, ti fa stare male, ti demoralizza, dall’altro ti fa capire quali sono le cose importanti, nel mio caso la nascita, una nuova vita, la speranza, la fede.

La speranza e la fede. Mi viene in mente la storia di Abramo, padre della fede: “Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli” (Rm 4,18).

“Oggi tra le mie braccia ho un miracolo”

Il nome Enea è stato scelto da Elisa, la prima figlia della coppia, tanto preoccupata in quei mesi per la mamma e poi così felice di diventare sorella maggiore:

La nascita di Enea è arrivata in un momento inaspettato. Da come era stato proposto tutto quanto il piano terapeutico non era impossibile ma non era facile avere un altro bambino. Perché nel primo intervento ero stata sottoposta a terapie molto invasive che provocano la menopausa, con farmaci che mi avevano bloccato del tutto il ciclo mestruale.

L’incredulità dei medici

La dottoressa aveva detto alla coppia “è tutto morto” ma la forza della vita è tale da sorprenderci. Alla notizia della gravidanza, racconta Chiara…

(…) i dottori restarono increduli. Si sono meravigliati, ci hanno dato la conferma che è anche un miracolo di Dio. C’è sempre speranza, bisogna sempre lottare, avere pazienza…

Chiara ed il marito Lorenzo hanno chiesto al dottor di Millo e alla “case manager” del reparto di Senologia Chirurgica, Alessandra Ena, di essere padrino e madrina del piccolo Enea che verrà battezzato l’8 dicembre, nel giorno della festa dell’Immacolata.

Mettiamo il piccolo e tutta la sua famiglia sotto il manto della Vergine Maria. Ci auguriamo che questa testimonianza possa trasmettere forza e coraggio a tutte le mamme che stanno lottando contro un tumore.

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