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La vita e la morte incredibili di un uomo che ricordano quelle di San Giuseppe

Paul Coakley

Knights of Columbus Supreme Council | YouTube | Fair Use

Cerith Gardiner - pubblicato il 12/11/21

Ispiratevi al crescente appello #livelikepaul

In un video recente condiviso su Youtube dai Cavalieri di Colombo possiamo conoscere la vita incredibile di Paul Coakley, un giovane padre e marito morto ad appena 35 anni.

Anche se la sua morte è lacerante, ci offre l’opportunità di imparare di più su un amorevole padre di famiglia che ha dedicato la sua vita a vivere come Cristo e a ispirarsi a San Giuseppe, come tutti siamo chiamati a fare.

La moglie di Coakley, Ann, condivide la storia della loro vita insieme, un’unione nata dalle preghiere quotidiane di Ann alla Santissima Madre per conoscere il suo San Giuseppe. Ascoltarla e visionare il video dà un’idea di quanto sia profondo il suo amore.

Dopo aver pregato per anni, le preghiere di Ann sono state esaudite nel maggio 2007. Ha conosciuto Paul, e dopo pochi mesi hanno capito che erano chiamati a sposarsi e a creare la propria “chiesa domestica”.

Come parte del suo desiderio di creare una vita familiare veramente cattolica, la coppia ha pregato San Giuseppe chiedendo la sua intercessione per pregare Paul a trovare un lavoro che potesse mantenere la famiglia. Mentre recitava la novena a San Giuseppe Operaio, la coppia ha scoperto che presto avrebbe accolto un figlio adottivo nella sua famiglia.

Dopo tre aborti spontanei, questo è stato un segnale per loro del fatto che le loro preghiere venivano esaudite, soprattutto perché San Giuseppe è stato il “miglior padre adottivo di tutti i tempi”.

Paul ha lavorato sodo per la sua famiglia e nel suo ministero. Come San Giuseppe ha condiviso suo figlio con il mondo, Paul voleva condividere Cristo con gli altri, esortandoli a vivere come Lui.

L’irruzione della malattia

Nella primavera del 2014, Paul ha provato un dolore al petto. A Natale gli hanno detto che aveva talmente tanti tumori ai polmoni che era impossibile contarli. I tumori avevano provocato metastasi al cervello, il che ha portato a emorragie cerebrali.

Mnetre era in ospedale prendendosi cura di suo marito, Ann ha scoperto che il #prayforpaul stava facendo il giro del mondo. Ha ricevuto una “forza schiacciante” sapendo che molte persone si univano in preghiera per suo marito. È stato un dono di Dio per loro nel loro momento di necessità.

La buona morte, come San Giuseppe

Poco prima della morte di Paul, Ann ha visto un bagliore negli occhi del marito, uno splendore che ha percepito come un miracolo. Suo marito tornava con il suo Padre Celeste con una sensazione di gioia. Come ha detto Ann, stava “correndo verso Nostro Signore”, e ha sperimentato una “morte buona, santa e felice”, come il suo intercessore San Giuseppe.

Ora Ann si sente molto confortata dall’hashtag #livelikepaul (Vivi come Paul), che esorta la gente a “vivere in un modo che avvicini a Cristo”.

Guardate il video e aiutate Paul a portare avanti il suo lavoro esortando altri a vivere onorando San Giuseppe e avvicinandosi di più a Cristo, cosa ancor più opportuna visto che ci troviamo nell’Anno di San Giuseppe.

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