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Tutto quello che dovete sapere sul Virus Respiratorio Sinciziale (VRS)

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Joaquin Corbalan P | Shutterstock

Lucandrea Massaro - pubblicato il 09/11/21

Un virus che colpisce i neonati, che è non va sottovalutato e che in queste settimane fa parlare di sé perché gira molto

Il Virus Respiratorio Sinciziale (o RSV)è la causa principale della bronchiolite, una infezione polmonare che può essere molto grave nel primo anno di vita dei bambini, addirittura rappresenta il 5% delle cause di morte nei neonati e lattanti.

Colpisce chiunque, anche la figlia dei Ferragnez

Si è tornato a parlarne, quando le cronache da un anno e mezzo ci parlano solo di Covid-19, perché qualche settimana fa Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni, si è ritrovata ricoverata in ospedale e i genitori – noti influencer – hanno parlato della cosa sui loro social, un po’ per rassicurare sulle condizioni della piccola, un po’ per dire di fare attenzione.

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“Tutti gli anni in autunno arriva il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) che riempie i reparti di pediatria e costituisce un pericolo non indifferente per i bambini più deboli. Purtroppo contro virus (scoperto negli anni 50) non abbiamo ancora un vaccini efficace”. Così commentava la notizia il virologo e immunologo Roberto Burioni su Twitter (Messaggero).

Nel frattempo la cronaca ci dice che ci sono decine di piccoli pazienti in terapia intensiva, alcuni intubati, e nelle ultime 24 ore ben due bambini morti, uno a Castellamare e uno a La Spezia.

L’RVS? Un virus conosciuto dai pediatri

La vicenda è seria, ma non è nuova – purtroppo – in quanto il Virus Respiratorio Sinciziale è noto da tempo e ha incidenza stagionale come altre influenze, ma quest’anno è arrivata prima del previsto, cogliendo i sanitari di sorpresa, come spiega all’AdnKronos il Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), professore ordinario di Pediatria all’università Sapienza e responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma:

“Un’epidemia arrivata con 2 mesi di anticipo” spiega il professore “Il virus se contratto nei primi mesi di vita del bambino provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse. Ma i neonati sono spesso protetti dagli anticorpi materni che si ‘trasmettono’ attraverso la placenta”.

Ma questa volta le cose sono andate diversamente spiega l’esperto

“Questa volta però non è stato così e l’epidemia che solitamente arriva a dicembre-gennaio è scoppiata con 2 mesi di anticipo. Ce lo aspettavamo perché per un anno e mezzo il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale). Ma non appena queste misure sono state allentate, i fratellini più grandi sono tornati all’asilo o a scuola, e con una popolazione senza anticorpi il virus ha cominciato a circolare, subito e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi”.

(AdnKronos, 26 ottobre)

Un Vademecum per riconoscerlo e capire cosa fare

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, un polo di eccellenza mondiale per quello che riguarda la cura dei bambini, ha preparato un breve documento, di cui riportiamo i passi essenziali per comodità dei lettori, ma a cui rimandiamo per approfondire (e naturalmente qualunque suggerimento o indicazione non sostituisce in nessun modo la visita di un medico).

Che cos’è?

Il Virus Respiratorio Sinciziale è molto diffuso e contagioso, e, come il virus dell’influenza provoca epidemie annuali. Si trasmette per via aerea – attraverso l’inalazione di goccioline generate da uno starnuto o dalla tosse – o per contatto diretto delle secrezioni nasali infette con le membrane mucose degli occhi, della bocca o del naso. Incubazione: 4-6 giorni

Cosa provoca?

Bronchiolite e polmoniti nei bambini sotto i due anni, ma può colpire ad ogni età. E’ più comune tra i 2 e gli 8 mesi. I bambini più piccoli – neonati o nei primi mesi di vita – sono a maggior rischio di sviluppare una forma più grave di malattia, specie nei prematuri o in quei bimbi che hanno già problemi polmonari. E’ tra le possibili cause dell’asma nei bambini che lo hanno contratto.

Quali sintomi?

La fase iniziale del RVS nei neonati e nei bambini piccoli è spesso lieve, simile al raffreddore. Nei bambini con meno di 3 anni la malattia può estendersi verso le vie aeree inferiori e causare tosse e respiro sibilante. I sintomi più comuni che possono variare da persona a persona sono:

  • Naso che cola, febbre, tosse;
  • Apnea (brevi periodi senza respirare);
  • Svogliatezza, apatia;
  • Rifiuto dell’alimentazione;
  • Wheezing (sibili durante la respirazione);
  • Rientramenti della parete toracica;
  • Respirazione rapida;
  • Cianosi (colorito blu intorno alle labbra).
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