Aleteia logoAleteia logoAleteia
mercoledì 24 Aprile |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Va a Medjugorje per una ragazza: invece ritrova la fede e diventa frate

shutterstock_652717531.jpg

Ghischeforever | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 02/11/21

La storia della conversione di fra Cristoforo Amanzi: ateo e comunista va a Medjugorje solo per raggiungere la sua ragazza e passare qualche giorno di vacanza al mare. Ma i piani di Dio erano ben altri...

Questa è la storia di un uomo, oggi fra Cristoforo Amanzi, che parte per raggiungere la sua ragazza a Medjugorje e convincerla a passare qualche giorno al mare (altro che pellegrinaggio!), e invece l’unico mare che incontrerà sarà quello delle sue lacrime.

Perché come dice il Santo Padre: “sono proprio le lacrime che ci preparano a vedere Gesù”.

La storia di Ercole oggi fra Cristoforo Amanzi

Ma partiamo da principio: Padre Cristoforo Amanzi, allora Ercole Amanzi, era un uomo di 32 anni e conduceva una vita lontana dalla fede. L’allontanamento era cominciato con l’adolescenza e si era fa più netto durante gli anni universitari. Ercole proviene da una famiglia abruzzese di umili origini, studia statistica, a 25 anni si iscrive alla sezione del Partito Comunista del suo quartiere e quattro anni dopo si laurea. Come tanti giovani della sua età vede nel comunismo una risposta.

A casa, ormai solo mamma era rimasta cattolica. Papà non era praticante per motivi di lavoro, mentre ad allontanare dalla fede mia sorella fui io. Solo mia madre continuava a pregare ma ogniqualvolta che tentava di proporre argomenti di fede, non trovava alcuna corrispondenza.

(lanuovabq.it)

Rita Sberna ha raccolto la testimonianza di fra Cristoforo su Cristiani Today nel 2018 e lo scorso anno anche Luca Marcolivio lo ha intervistato per La Nuova Bussola Quotidiana.

“La Chiesa per me era diventata un ostacolo al progresso”

Senza la fede in Dio Ercole si ritrova a riporre la sua completa fiducia e tutti i suoi sforzi nelle relazioni amorose, nella politica, nel lavoro… perché come dice Fedor Dostoevskij “non ci sono atei, solo idolatri”.

Non avendo un riferimento in Dio, sentivo l’importanza di avere punti di riferimento terreni: lavoro, politica, sport, amicizie, relazioni affettive. Facendo, in seguito, l’esperienza di Dio, mi sono reso conto di quanto quei punti di riferimento fossero fragili.

(Ibidem)

Ercole avverte la Chiesa come un nemico da contrastare e combattere:

La Chiesa per me era diventata un ostacolo al progresso.

(Cristiani Today)

A Medjugorje solo per incontrare la sua ragazza

Tutto cambia quando decide di raggiungere la sua ragazza a Medjugorje. Non è un pellegrinaggio, ma un tentativo di farla desistere dalle sue intenzioni e passare qualche giorno di vacanza al mare insieme. La giovane donna con cui era fidanzato infatti, separata e madre di due bambini, aveva cominciato da poco il suo percorso di fede e stava trascurando la loro relazione.

Erano infatti insieme da poco, quando la ragazza inizia a cambiare atteggiamento:

(…) cominciò a dimostrare un po’ di difficoltà nella relazione ed io non ne comprendevo il motivo, ciò per lungo tempo. Era accaduto che lei si era convertita, dopo una esperienza di accompagnamento di una persona anziana, che poi morì. Da quella esperienza ne uscì con la fede, cominciò a frequentare gruppi di preghiera e capì che con me non poteva più stare.

(Ibidem)

Altro che pellegrinaggio: una gita al mare

Così nascono le prime incomprensioni ed Ercole reagisce male quando lei lo informa del pellegrinaggio a Medjugorje:

(…) me la presi tantissimo perché era una decisione unilaterale, quindi la feci scendere dalla macchina e me ne andai. Tornando a casa pensai di farle una sorpresa, raggiungendola qualche giorno dopo. Infatti, senza dirle nulla partii con la macchina per Medjugorje. Il mio progetto era il seguente: mentre le persone che erano con lei nel fine settimana sarebbero rientrate in Italia, noi saremmo andati al mare.

(Cristiani Today)

Da comunista a francescano: fra Cristoforo Amanzi

Ma quando la Madonna chiama i piani saltano e inizia la vera avventura.

Ercole a Medjugorje incontra la sua ragazza (ormai consapevole che per loro non c’è futuro) e le persone partite con lei in pellegrinaggio: tutti hanno a cuore che lui si converta e agiscono e pregano affinché avvenga.

Il primo regalo prezioso del viaggio di Ercole a Medjugorje è l’incontro con Suor Josipa:

Ero giunto a 10 metri da lei, e questa suora ci venne incontro come se mi conoscesse da molto tempo. A quel punto, Suor Josipa mi diede la mano, e non vidi più nulla. Si fece buio attorno a me e vidi una scritta di colore giallo che diceva “Gesù”.

(Ibidem)

Un’esperienza profonda che lo sconvolge e lo porta a chiedere a Suor Josipa di poterle parlare con calma, la religiosa accetta e l’incontro viene fissato per il giorno seguente in chiesa per la Santa Messa. Ercole però si addormenta in albergo e dimentica l’appuntamento.

La conversione di fra Cristoforo sul Križevac

Avevo completamente dimenticato quella visione. E poi, non andavo mai a messa, per cui per me era tutto normale. Dopo tanti anni, mi raccontarono che la suora non vedendomi arrivare, consigliò i ragazzi, prima che io partissi, di portarmi sulla montagna della croce: il Križevac.

(Cristiani Today)
The-cross-on-the-top-of-Mount-Krizevac-in-Medjugorje

Sul monte rivede tutta la sua vita

Salendo sul monte lo sguardo di Ercole cambia, i suoi occhi si aprono poco a poco e proprio camminando sul quel percorso il Signore gli dona la grazia di guardare per la prima volta la sua vita: gli sbagli commessi, le infedeltà, gli errori, le mancanze, i peccati, le offese agli altri, a se stesso e a Dio. Ma la prima cosa che scandalizza Ercole è che non ricorda più l’Ave Maria:

Andai l’indomani mattina al Križevac, mi recai in macchina ai piedi della montagna. Durante il tragitto provai a recitare l’Ave Maria ma ebbi grandi difficoltà. (…) Mi colpì però questo fatto di non riuscire a recitare l’Ave Maria. Comunque, salendo il Križevac, provai a pregare insieme agli altri ma dopo qualche minuto entrai “in soprappensiero” anche se oggi chiamerei questo mio pensare, una illuminazione dello Spirito Santo che mi concesse di rivedere tutta la mia vita. Prima di arrivare davanti alla croce, in un tratto sentii una voce chiara e paterna che mi disse “Questo è quello che tu hai fatto. Io ti propongo un’altra vita”.

(Ibidem)

Ercole davanti alla croce scoppia in un pianto liberatorio e incontrollabile:

Percepivo un profondo senso di gratitudine e di pentimento. Lì è iniziata la mia conversione!

(Cristiani Today)

Fra Cristoforo Amanzi sperimenta la Misericordia divina

Un mare di lacrime incontrare la Misericordia sconfinata di Dio!

E così quello che doveva essere un breve soggiorno di svago e vacanza si trasforma nel viaggio cruciale della sua esistenza: Ercole inizia a leggere il Vangelo, nasce nel suo cuore un amore appassionato per la Parola di Dio che lo porta nel 1989 a comprendere di voler donare tutta la sua vita al Signore. Nel 1990 entra nell’Ordine dei Frati Minori e sceglie il nome religioso di Cristoforo perché la memoria liturgica del santo, il 25 luglio, coincideva con la data della sua conversione. Inoltre, altra bellissima coincidenza, agli inizi della cristianità il culto di San Cristoforo aveva sostituito il culto pagano proprio del semidio Ercole ((lanuovabq.it). Per lui non poteva esserci nome più appropriato.

Fra Cristoforo ha fondato nel 1999 la fraternità Francescana “Madre della Riconciliazione e della Pace”, quella pace che solo Gesù Cristo può donare e che il frate ha sperimentato per la prima volta a Medjugorje, nella terra della Regina della Pace.

Tags:
conversionemedjugorje
Top 10
See More