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Perché in una visione di santa Faustina c’era Gesù con una spada?

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 30/10/21

Accadde mentre la mistica polacca era insieme alle consorelle e stavano rinnovando i voti. In quel momento “intervennero” alcuni angeli

Chiedere ciò che gli angeli non hanno: le insegne regali. Nel giorno dei voti perpetui santa Faustina Kowalska (25 agosto 1905 – 5 ottobre 1938) sul suo diario scrive: «Gesù, io so che in questo giorno non mi negherai nulla».

Poi fa tre richieste: 1ª- il trionfo della chiesa (soprattutto nella Russia e nella Spagna) […], 2ª – una benedizione e un gran fervore alla sua congregazione […], 3ª – per le anime che hanno più bisogno di preghiere […]. 

Per lei dice: «Ti prego: O Signore transustanziami completamente in Te. […]» (Q I, 240). Infine esprime gratitudine: «Ti ringrazio, o mio amatissimo Sposo, per la dignità che mi hai conferito e specialmente per le insegne regali, che da oggi mi adornano e che nemmeno gli angeli hanno, e cioè la Croce, la spada e la corona di spine. Ma soprattutto, o Gesù mio, Ti ringrazio per il Tuo Cuore: esso mi basta per tutto!» (Q I, 240). 

Gesù era molto esigente

La vita religiosa con i suoi voti di povertà, castità e obbedienza è vita angelica. Riguardo ai tre voti principali della vita religiosa Gesù era molto esigente con suor Faustina poiché grandissimo era il compito che lei doveva svolgere qui sulla terra. 

Gesù l’ammaestrava direttamente sull’altezza e il valore dei voti che lei continuava a rinnovare alla fine degli esercizi spirituali. 

ŚWIĘTA FAUSTYNA

I voti in relazione agli angeli

I voti sono vincolo fondamentale che santa Faustina doveva vivere in un modo esemplare. Gesù per essere massimamente incisivo pone come elemento di riferimento gli angeli: a lei chiede di più e ne spiega il perché. 

Leggiamo riguardo a due voti in relazione agli angeli: «La castità – questo voto, lo si capisce per sé stesso – proibisce tutto ciò che è vietato dal sesto e dal nono comandamento di Dio, naturalmente azioni, pensieri, parole, sentimenti e… Comprendo che il voto solenne si differenzi dal voto semplice, lo comprendo in tutta la sua estensione. Mentre riflettevo su ciò, sentii nell’anima queste parole: «Sei la Mia sposa per l’eternità, la tua purezza dev’essere maggiore di quella degli angeli, poiché con nessun angelo ho rapporti di così stretta intimità come con te. La più piccola azione della Mia sposa ha un valore infinito; un’anima pura ha una potenza incalcolabile davanti a Dio» (Q II, 534).

Il carisma ricevuto da Dio

Santa Faustina è stata una consacrata che ha amato gli angeli. Ricordiamo sempre che i consacrati sono quei battezzati che, chiamati da Dio, vogliono seguire Cristo più da vicino per osservare consigli evangelici. 

I consacrati ricevono da Dio un carisma proprio, che può essere personale (eremiti e vergini, consacrate nel secolo) o collettivo (ordini o istituti religiosi), e vengono inseriti nella consacrazione di Cristo.

Gesù, nella sua vita terrena, ha, infatti, radicalizzato in sé stesso tutti i precetti della legge nuova, instaurata da lui stesso. Il Signore ha amato fino alla fine, nel senso che, con la sua Morte, è giunto fino alla radicalizzazione più totale della sua verginità, proprio per la totalità e l’esclusività dell’amore per il Padre e per tutti gli uomini.

Placano l’ira di Dio

Il rinnovo dei voti da parte dei religiosi è fondamentale.  Essi vengono raccolti dagli angeli e vanno a placare l’ira di Dio contro l’umanità. Dal 4.II.1935 Faustina vive gli esercizi spirituali di otto giorni nella casa stessa di Wilno, verso cui era partita come nuova destinazione il 25 maggio del 1933. 

VENEZUELA

Il rinnovo dei voti emessi

Nella sua congregazione religiosa c’è l’usanza che, terminati gli esercizi spirituali di otto e di tre giorni, tutte le suore rinnovano i voti emessi recitando insieme la relativa formula e terminando con le parole: «Mio Dio, concedimi la grazia di osservarli più fedelmente di quanto ho fatto finora» (Cost. Congr.). 

La visione di Gesù con la cintura d’oro

Scriverà santa Faustina: «Durante la rinnovazione dei voti vidi Gesù dal lato dell’epistola, con una veste bianca ed una cintura d’oro ed in mano teneva una spada terribile. Durò fino al momento in cui le suore cominciarono a rinnovare i voti. All’improvviso vidi un bagliore inimmaginabile. Davanti a quel bagliore vidi un piatto formato da una nuvola bianca a forma di bilancia. In quel momento Gesù si avvicinò e pose la spada su di un piatto e questo con tutto quel peso si abbassò fino a terra, per poco non la toccò completamente». 

«Proprio allora le suore finirono di rinnovare i voti. E subito vidi degli angeli che prendevano qualche cosa da ogni suora dentro un vaso d’oro, vaso che aveva la forma come di un incensiere. Dopo che ebbero terminata la raccolta da tutte le suore e posto il vaso sull’altro piatto della bilancia, questo immediatamente prevalse sul primo, sul quale era stata posta alla spada. All’istante dall’incensiere si sprigionò una fiamma, che raggiunse il bagliore della luce. Inaspettatamente udii una voce proveniente da quel bagliore: “Rimettete la spada al suo posto, l’offerta è maggiore […]”» (Q I, 394).

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