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Quando il diavolo chiese a tre monaci cosa avrebbero cambiato del passato

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Francisco Vêneto - pubblicato il 29/10/21 - aggiornato il 30/05/24
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E uno dei monaci diede al demonio e agli altri due monaci una lezione epica

Tra i gruppi cattolici circola un breve racconto sul giorno in cui il diavolo sarebbe apparso a tre monaci e avrebbe chiesto loro, uno a uno, cosa avrebbero cambiato del passato.

“Se vi dessi il potere di cambiare qualcosa del vostro passato, cosa cambiereste?”

Il primo monaco, con grande zelo apostolico, rispose rapidamente:

“Io ti impedirei di far cadere Adamo ed Eva nel peccato, perché l'umanità potesse non allontanarsi da Dio”.

Il secondo monaco, che aveva un cuore pieno di misericordia, rispose:

“Io ti impedirei di allontanarti da Dio e di condannarti in eterno”.

Il terzo monaco era il più semplice dei tre. Anziché rispondere al diavolo si inginocchiò, fece il segno della croce e pregò:

“Signore, liberami dalla tentazione di quello che avrebbe potuto essere e non è stato”.

Il demonio lanciò allora un grido stridente, e contorcendosi dal dolore scomparve.

Attoniti, gli altri due chiesero al compagno di vita consacrata:

“Fratello, perché hai risposto in quel modo?”

Il monaco spiegò:

“In primo luogo, non dobbiamo mai dialogare con il nemico. Secondo: nessuno al mondo ha il potere di cambiare il passato. Terzo: il diavolo non è minimamente interessato ad aiutarci, ma a imprigionarci nel passato per farci trascurare il presente.

Perché? Perché il presente è l'unico tempo in cui, per grazia divina, possiamo collaborare con Dio. Lo stratagemma del diavolo che imprigiona maggiormente le persone e impedisce loro di vivere il presente in unione con Dio è l''avrebbe potuto essere e non è stato'.

Lasciamo il passato nelle mani della Misericordia di Dio e il futuro nelle mani della Sua Provvidenza. Il presente è nelle nostre mani unite alle mani di Dio”.