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Perché l’uomo deve passare per la morte corporale?

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José Miguel Carrera - pubblicato il 29/10/21

Se Dio ha creato i Suoi figli per l'eternità, com'è entrata nel mondo la morte del corpo fisico?

Creato a Sua immagine e somiglianza, Dio “ha creato l’uomo per l’immortalità” (Sap 2, 23). Com’è nata allora la morte corporale?

La Chiesa insegna che la morte era contraria ai progetti di Dio, ed è entrata nel mondo come conseguenza dei peccati.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma:

“In faccia alla morte l’enigma della condizione umana diventa sommo ». Per un verso la morte corporale è naturale, ma per la fede essa in realtà è « salario del peccato » (Rm 6,23)”.

CCC, 1006

Gesù trasforma la morte

Il Catechismo aggiunge che Gesù ha trasformato la morte in benedizione:

“Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subìto la morte, propria della condizione umana. Ma, malgrado la sua angoscia di fronte ad essa, egli la assunse in un atto di totale e libera sottomissione alla volontà del Padre suo. L’obbedienza di Gesù ha trasformato la maledizione della morte in benedizione”.

CCC 1009

Morte e redenzione

Vale la pena di ricordare il senso positivo della morte, che ci è stata concessa come redenzione dei nostri peccati:

“Mediante il Battesimo, il cristiano è già sacramentalmente « morto con Cristo », per vivere di una vita nuova; e se noi moriamo nella grazia di Cristo, la morte fisica consuma questo « morire con Cristo » e compie così la nostra incorporazione a lui nel suo atto redentore”.

CCC 1010

Corpo e anima

E cosa accade al corpo e all’anima dopo la morte fisica? Il Catechismo riassume così la questione:

“Con la morte l’anima viene separata dal corpo, ma nella risurrezione Dio tornerà a dare la vita incorruttibile al nostro corpo trasformato, riunendolo alla nostra anima. Come Cristo è risorto e vive per sempre, così tutti noi risusciteremo nell’ultimo giorno”.

CCC 1016

Morire una volta sola

Bisogna infine aggiungere che la morte corporale conclude l’unico pellegrinaggio dell’uomo sulla Terra:

“La morte è la fine del pellegrinaggio terreno dell’uomo, è la fine del tempo della grazia e della misericordia che Dio gli offre per realizzare la sua vita terrena secondo il disegno divino e per decidere il suo destino ultimo. Quando è « finito l’unico corso della nostra vita terrena »,noi non ritorneremo più a vivere altre vite terrene. « È stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta » (Eb 9,27). Non c’è « reincarnazione » dopo la morte”.

CCC 1013

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