L'affaticamento cronico impedisce l'amore, la donazione e la generosità. A volte abbiamo solo bisogno di fermarci, “scollegarci” e riposare
Spesso mi lamento e dicono di essere sempre stanco. Che la vita che conduco esige molto da me e non riesco a far fronte a tutto, che le cose non vanno come vorrei.
Ma vivo reagendo senza prendere l’iniziativa e controllare la mia vita, e quindi corro il rischio di vivere sempre stanco.
La mia lamentela: pesa tutto su di me
C’è gente esperta nel mostrare stanchezza: “Ho avuto una giornata pesante”, commenta sospirando.
Forse ho delle giornate in cui sento di non arrivare da nessuna parte, o non posso far bene tutto quello che mi viene richiesto.
Vedo che non sono all’altezza delle aspettative. Una giornata pesante, stancante, piena di compiti. Uno di quei giorni in cui tutto pesa su di me.
Non riesco a immaginare Gesù che si lamenta di notte con i suoi discepoli e mostra loro come si sforza di fare il bene. No, Gesù non si lamenta.
È semplicemente circondato dai Suoi discepoli e da alcune persone, che chiedono di curarle. Chiedono di ricevere una parola di speranza.
Una stanchezza sana
Per me è chiaro che la stanchezza esaurisce le mie forze. Questo mi scoraggia, mi toglie la speranza.
E so molto bene che solo se Dio agisce su di me la mia stanchezza varrà la pena.
Se Dio non agisce in me con il Suo potere e non rende feconde le mie opere, non posso far niente.
La stanchezza sana che affatica il mio corpo dopo aver dato tutto non è negativa, è positiva.
