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Emma D’Aquino: appena nata mia madre mi affidò alla Madonna

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Emma D'Aquino | Istagram

Silvia Lucchetti - pubblicato il 25/10/21

La fede e la devozione mariana di Emma D’Aquino, giornalista e conduttrice del TG1. I luoghi del cuore? Santa Maria di Ognina a Catania e Lourdes

Emma D’Aquino, apprezzata giornalista e conduttrice del TG1, ha rilasciato a Maria con te una bella intervista sulla fede e la devozione mariana trasmessale dalla famiglia fin da quando era una bambina. 

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Volto amato dal pubblico, ha partecipato come co-conduttrice lo scorso anno ad una delle serate del Festival di Sanremo insieme ad Amadeus. Già nel 2018 aveva calcato il palco dell’Ariston per una esibizione con il presentatore e direttore artistico Claudio Baglioni.

La voce professionale della giornalista è divenuta a tal punto familiare che viene spontaneo leggere le risposte dell’intervista con il suo tono pacato e sicuro.

La devozione mariana di Emma D’Aquino

Emma D’Aquino è nata a Catania55 anni fa e conserva un legame profondo con la sua terra. La fede l’ha respirata in casa grazie soprattutto all’insegnamento della mamma Grazia e della nonna che pregavano ogni giorno con grande devozione. 

Non stavano neppure un giorno senza rivolgersi alla Madonna: la loro era una fede incrollabile e genuina con cui anch’io sono cresciuta.

(Maria con te)

In più occasioni il Santo Padre ha sottolineato quanto siano preziose le mamme, le nonne, le zie, le donne in generale, nella trasmissione della fede ai piccoli. E anche questa testimonianza ne è l’ennesima prova!

La Vergine Maria è stata una presenza costante e preziosa nella vita della giornalista, una figura fondamentale nella sua crescita alla quale si è sempre rivolta, per chiedere protezione e soprattutto per ringraziare.

Le preghiere con la mamma

Nell’intervista a cura di Nicoletta Giorgetti, Emma D’Aquino ha raccontato un fatto molto tenero e significativo della sua infanzia:

Da bambina, la pregavo insieme con mia madre. E’ lei che mi ha insegnato a farlo. C’è un episodio, a tal proposito, che mi raccontava sempre la nonna: avevo tre anni, i miei mi lasciarono a casa da lei. Arrivata l’ora di andare di andare a letto, io cominciai a dire le preghierine che ero solita dire con mamma. Peccato che nonna non conoscesse per filo e per segno questo rito… 

(Ibidem)

E così la piccola scoppia in un pianto inconsolabile che termina soltanto con l’arrivo dei genitori. Perché a casa…

(…) finalmente, nel mio letto, trovai pace: io e mamma recitammo le amate preghierine alla Madonna. E mi addormentai felice.

(Maria con te)

Chissà quali sentimenti di commozione avrà provato la madre (e la Madre!) di fronte a quei lacrimoni disperati: davvero la fede è dei piccoli!

Emma D’Aquino e la Madonna di Ognina

La mamma di Emma affida la figlia appena nata alla Madonna di Ognina, venerata a Catania in una chiesa vicina casa loro. Proprio lì, pochi giorni dopo essere venuta al mondo, la bambina riceve il sacramento del Battesimo.

Santa Maria di Ognina di Catania, dove è cresciuta, e il santuario di Lourdes, dove è stata due volte, sono i luoghi mariani a cui la giornalista è più affezionata. 

In realtà non lego la mia fede e il mio rapporto con Maria a un luogo fisico. Nel senso che mi sento sempre protetta da Lei, ovunque mi trovi. Però, se devo indicarne uno, certamente la chiesetta della Madonna di Ognina rapprensenta per me il luogo del cuore. 

(Ibidem)

Il rosario e Lourdes

Emma D’Aquino non si separerai mai dal rosario che sua madre, la signora Grazia, utilizzava quotidianamente per pregare la Mamma Celeste. Segno che la fede si trasmette ai figli con poche parole e tanto esempio:

(…) Mia madre è scomparsa cinque anni fa e io quel rosario me lo sono portato a Lourdes: non ho legami particolari con gli oggetti, eppure in questo viaggio volevo avere qualcosa di mamma con me. 

(Maria con te)

La giornalista ha sperimentato nel suo secondo pellegrinaggio alla grotta di Massabielle che a Lourdes, come dice padre Nicola Ventriglia, “non si va per chiedere, ma per ringraziare”.

La prima volta confida di esserci andata per curiosità e per far contenta sua madre, la vera “scoperta” avviene in occasione di un secondo soggiorno. Mossa in quell’occasione da motivi lavorativi e da un forte desiderio personale scopre la profonda devozione dei pellegrini, le loro storie ordinarie e straordinarie al contempo.

(…) ho vissuto un’esperienza profondamente diversa. Ho apprezzato molto di più i racconti delle persone che ho incontrato. Le loro testimonianze. Con una consapevolezza diversa e profonda. 

(Ibidem)

Una consapevolezza che nasce dal mettersi in cammino e in ascolto per comprendere ciò che Dio vuole dirci con i fatti della nostra storia:

(…) I “segnali” si percepiscono, si avvertono solo se ci si mette all’ascolto. I “segnali” li senti se vuoi sentirli. E sei in grado di farlo.

(Maria con te)

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