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Ragazzi, avete sopportato tanto. Ora non cedete alla paura

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 19/10/21
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I nostri giovani hanno sopportato grandi sacrifici a causa delle restrizioni anti-Covid19. Ora però ne sentono tutto il peso e possono rischiare di esserne sopraffatti. Aiutiamoli a superare ansie e paure.

dopo un anno e mezzo di pandemia finalmente vi preparate a meno restrizioni!
Alla vostra età, è importante trascorrere più tempo fuori dalla famiglia e sperimentare momenti di indipendenza insieme agli amici.

Ma avere questo tipo esperienze, di questi tempi, non è stato facile. Sappiamo che le limitazioni che avete dovuto affrontare vi hanno messo a dura prova. Vi è stato chiesto di rinunciare a molte cose: la scuola, lo sport e tutte le scoperte che si possono fare solo stando insieme ai vostri amici!

Improvvisamente, nel marzo 2020, il modo in cui è naturale vivere alla vostra
età si è congelato. Molti di voi hanno vissuto un primo momento di euforia generale: “vacanze anticipate e niente scuola per due settimane!”. In questo tempo sospeso vi siete dedicati a fare le cose per cui il tempo, prima del lockdown, sembrava non bastasse mai: Playstation, Instagram, TikTok, Netflix.
Nelle settimane successive avete cercato di trovare un modo alternativo per
riprendervi il tempo che la pandemia vi stava rubando: avete cominciato ad incontrarvi on-line, avete iniziato a guardare film insieme, a fare attività o sport in gruppo, ognuno dalla propria casa.

videogame

Dopo alcuni mesi il lockdown finiva e l’hashtag #AndràTuttoBene sembrava
essersi avverato. Con l’arrivo dell’autunno del 2020, quando eravate pronti a
riprendervi il vostro tempo dopo aver riassaporato una normalità estiva, nuove
restrizioni e nuova confusione: di nuovo didattica a distanza, niente incontri
con gli amici, niente sport.

Vi siete nuovamente immersi in un mondo virtuale che vi aveva fatto sentire meno soli in una fase iniziale…ma che cominciava a diventare troppo! Vi veniva chiesto ancora di rinunciare e resistere: se dovessimo pensare ad un premio Nobel per la capacità di adattarsi a situazioni difficili andrebbe sicuramente a voi!

EATING DISORDER

In questo scenario, però, qualcuno è rimasto più isolato. Alcuni di voi si sono
trovati a trascorrere ancora più tempo nella solitudine della propria stanza.
Altri si sono trovati a dover stare più tempo in una famiglia complicata e senza
valvole di sfogo.
La paura di uscire ha inondato alcuni di voi. Stress, ansia, depressione, poca
energia
e timore per il futuro hanno cominciato ad occupare i vostri pensieri
tanto da portare qualcuno a rimanere in casa anche quando non era più necessario.

Dopo questa esperienza prolungata di isolamento, può essere difficile tornare a scuola, riprendere le uscite con gli amici o le attività sportive. A volte è difficile riconoscere di avere bisogno di aiuto e capire a chi rivolgersi.

Intorno a voi avete tante figure di riferimento: i genitori, il pediatra, il medico di base, gli insegnanti, che possono ascoltarvi e aiutarvi. In questo caso, una soluzione potrebbe essere, ad esempio, contattare un professionista della salute psicologica, che potrà aiutarvi a capire meglio la vostra paura, e a superarla.