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La fascia della Madonna del Pilar che trasmette la sua protezione

VIRGEN DEL PILAR

Pilar Vf

Pilar Velilla Flores - pubblicato il 13/10/21

Com'è nata l'idea delle fasce colorate delle dimensioni della scultura di legno, simbolo del suo manto

Quando ci si trova Saragozza (Spagna), una visita alla basilica di Nuestra Señora del Pilar è una tappa obbligatoria.

Con uno dei fiumi più ricchi d’acqua della Spagna sotto i suoi piedi, suggerisce che in quel luogo piovono abbondanti grazie per chi ricorre con devozione alla Vergine.

ZARAGOZA

La Madonna è di piccole dimensioni, raggiungendo appena di 36,5 centimetri, e anche se nei Vangeli non si indica come fosse il suo aspetto, forse Maria era simile, piccola, come le ragazze ebree dell’epoca.

Sul pilastro di diaspro, protetto oggi da una copertura d’argento, si trova l’immagine di Colei che apparve, quando era ancora in vita, all’apostolo giunto a evangelizzare la Spagna (allora Hispania), San Giacomo.

VIRGEN DEL PILAR

Forse per il suo scoraggiamento di fronte alla testardaggine del popolo ispanico, la Vergine volle incoraggiarlo e rafforzarlo.

Sette anni prima, il Signore era partito per il cielo dopo essere stato crocifisso crudelmente sul Calvario.

Sette anni da quel “Donna, ecco tuo figlio”. E Lei, fedele alla sua vocazione materna, è andata in soccorso al discepolo che ne aveva bisogno.

La Vergine alla portata di tutti

Nel XVII secolo, era costume prestare il manto del Pilar ai malati del luogo, che in questo modo si sentivano accompagnati, supplendo alle loro carenze spirituali in un momento di tribolazione.

Questo fatto divenne noto, facendo sì che fosse sempre più difficile accontentare tutti coloro che richiedevano quel servizio.

Nacque così l’idea delle fasce colorate delle dimensioni della statua di legno, simbolo del manto della Madonna, la cui protezione abbraccia oggi tutti coloro che le portano con sé.

Cinture delle dimensioni della Madonna del Pilar

VIRGEN DEL PILAR

Entrando nella chiesa dai due grandi portici che danno sulla Piazza del Pilar, a sinistra, si trova un negozio di souvenirs ufficiali, in cui si possono comprare le fasce nel colore che si preferisce.

La funzione principale della fascia è di protezione, e si può legare in qualsiasi luogo.

Nelle culle dei neonati aiuta a elevare lo sguardo mentre si contempla il piccolo. In questo modo, i genitori si sentono accompagnati nel compito arduo e a volte nascosto della cura dei figli.

È utile sugli zaini degli studenti, e dà sollievo ai genitori preoccupati per il tragitto da casa a scuola e da scuola a casa. In questo modo gli studenti non vanno da soli, perché Maria li accompagna e veglia su di loro.

Sullo specchietto retrovisore della macchina. La Madonna può mettere il piede sull’acceleratore o sul freno, e alleggerisce anche i minuti di attesa al semaforo o addolcisce le parole in un eventuale confronto con un altro automobilista.

Nei letti d’ospedale conforta e allevia sentire la protezione della Mamma celeste. Sembra che il dolore si attenui, e si viene invasi da un senso di pace e di forza.

I giovani possono usarla anche come braccialetto, dimostrando che la fede non si oppone alla modernità.

Si può poi usare sui bagagli quando si viaggia, e aiuta a identificare rapidamente la valigia.

E perché non usarla come regalo degli sposi agli invitati alle nozze? Un dettaglio mariano pieno di senso.

Gli utilizzi sono infiniti, ma sempre all’insegna della protezione.

Maria, protettrice e madre da sempre

All’interno della basilica si raccolgono due fatti documentati e grandiosi che corroborano la missione materna di protezione della Vergine Maria.

Il primo si è verificato nel 1637 nella città di Calanda (Teruel). All’epoca c’era uno zoppo, di nome Miguel Pellicer, che mendicava al tempio del Pilar dopo che gli era stata amputata una gamba a seguito di un incidente. La gamba in questione era stata sepolta nel cimitero dell’ospedale in cui era stato operato.

Miguel andava a Messa nella cappella e ungeva il moncone della gamba con l’olio delle lampade.

Tornando nella sua città d’origine, Calanda, una sera accadde un fatto straordinario: la gamba gli venne miracolosamente restituita. La cosa venne attribuita alla mediazione della Madonna del Pilar.

L’altro fatto si verificò la notte del 3 agosto 1936. Era appena iniziata la Guerra Civile Spagnola, e un aereo lanciò tre bombe sul tempio. Due colpirono l’interno, mentre la terza cadde nella piazza. Non esplosero, e anche questo fatto venne attribuito alla Mamma del cielo. Attualmente è possibile vedere le bombe all’interno della basilica.

Maria non ci abbandona mai, soprattutto se ricorriamo alla sua intercessione: “Non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto il tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato”.

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