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Il santuario della Virgen de la Barca, termine del Cammino di Santiago sulla costa atlantica

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Merche Crespo - pubblicato il 05/10/21
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Secondo la leggenda, questo santuario mariano è situato nel luogo in cui la Vergine arrivò su una barca di pietra per infondere coraggio all'Apostolo San Giacomo mentre evangelizzava in terra galiziana

Ogni anni, migliaia di pellegrini che concludono il Cammino di Santiago a Santiago de Compostela decidono di allungare il percorso fino alla costa dell'Oceano Atlantico per arrivare a Finisterre, chilometro 0 del Cammino. In questo luogo, considerato per secoli il punto più occidentale del mondo conosciuto, una tappa obbligata è la visita alla chiesa di Nuestra Señora de las Arenas e la preghiera davanti al Santo Cristo.

Da lì, alcuni camminano per qualche altro chilometro verso nord, fino al Santuario de la Virgen de la Barca, nella località marinara di Muxía, lungo la Costa da Morte, a pochi metri dal mare. Salutare la Vergine è la ricompensa per lo sforzo dei pellegrini.

Le origini di questo santuario, avvolte nella leggenda, risalgono probabilmente al culto alla Vergine diffuso dai monaci benedettini del vicino monastero di San Xiao di Moraime, che vi costruirono un piccolo eremo nel XII secolo.

Secondo la leggenda, l'Apostolo San Giacomo, che cercava di evangelizzare le genti locali, trovò in questa zona un ambiente ostile, visto gli abitanti dei villaggi vicini non seguivano la sua predicazione.

San Giacomo si ritirò quindi sulla costa di Muxía a pregare e supplicare Dio per la conversione della zona. Fu allora che la Vergine arrivò in questo territorio su una barca di pietra per incoraggiarlo a portare avanti il suo operato.

Questa storia ha molte similitudini con l'apparizione a Saragozza della Madonna del Pilar, che nel 40 d.C. apparve a San Giacomo e ai discepoli che lo accompagnavano nella sua predicazione. La Madonna, che all'epoca era ancora viva, li esortò a portare avanti l'evangelizzazione e diede loro la sua benedizione. In quel punto, sulle rive del fiume Ebro, venne costruita l'attuale basilica del Pilar.

L'arrivo della Madonna a Muxía a bordo di un'imbarcazione di pietra ha dato luogo a molte storie circa le pietre situate nel luogo dello sbarco.

A volte la devozione religiosa si mescola con l'aspetto magico ed esoterico, e ancora oggi a queste pietre “magiche” venngono attribuite proprietà curative e divinatorie.

I locali raccontano che alcune di esse facevano parte della barca sulla quale ha viaggiato la Madonna fino a Muxía. Ad esempio, la “Pedra de Abalar” faceva parte della nave, la “Pedra dos Cadrís” era la vela e la “Pedra do Timón” era il timone dell'imbarcazione.

La “Pedra de Abalar” era lunga 8,70 m e larga quasi 7, ma ha subìto varie fratture e spostamenti nel corso degli anni, per via delle onde e dei temporali che flagellano la costa. Dal 2014 una parte si conserva nell'atrio del tempio.

La leggenda prosegue dicendo che sotto la “Pedra dos Cadrís” è stata trovata l'immagine della Vergine, poi trasportata nella chiesa parrocchiale di Santa María di Muxía. Misteriosamente, però, l'immagine è scomparsa da lì, ricomparendo sotto la roccia. Per questo il santuario è stato costruito in questo luogo, quello in cui la Madonna ha voluto rimanere, sulla riva del mare.

Come abbiamo segnalato in precedenza, l'origine del santuario attuale può essere fatta risalire al XII secolo, quando venne costruita una piccola cappella romanica dedicata alla Vergine.

Si trattava di cristianizzare quel territorio in cui ancora si realizzavano culti pagani, e la cappella acquisì importanza per la sua collocazione a Muxía, visto che quel villaggio era la tappa finale dei pellegrini, che dopo aver fatto visita all'Apostolo a Compostela si dirigevano a Finis Terrae per prostrarsi ai piedi della Vergine.

È stato solo nel XV secolo, però, che sono apparsi documenti che parlano della devozione alla Vergine in quel luogo e citano l'esistenza del tempio.

Durante il XVII secolo, i devoti all'immagine della Vergine le attribuirono numerosi miracoli, e quindi nel 1719 venne costruito l'edificio attuale grazie alle donazioni dei duchi di Maceda e di altri abitanti del luogo.

La chiesa, in stile barocco, ha una pianta a croce latina con un'unica navata, e nel 1958 alla facciata sono state aggiunte due torri, una in ogni lato.

Il Santuario è stato poi completato con la costruzione di una Rettoria nel 1828 di fronte alla chiesa, e nel 1834 sono stati aggiunti al complesso un campanile e una croce in pietra sulla piazza.

C'è infine un piccolo faro bianco che guida i marinai facendo evitare loro i pericoli della costa.

Quanto all'interno della chiesa, è piuttosto austero e ornato con ex voto e targhe che ricordano i favori ottenuti grazie all'intercessione della Madonna.

Vi si conservava anche una pala d'altare barocca di Miguel de Romay, commissionata nel 1717 a questo artista compostelano molto noto all'epoca, in cui figuravano la Virgen de la Barca e ai lati i 12 Apostoli, collocati in senso verticale.

Purtroppo, il giorno di Natale del 2013 un fulmine è caduto vicino al santuario e ha provocato un grande incendio che ha distrutto parte della costruzione, inclusa la pala d'altare. Sono rimaste in piedi solo le pareti laterali dell'edificio e alcuni banchi e confessionali.

Dopo l'opera di ricostruzione, è stato possibile recuperare le pale d'altare laterali e varie immagini della Chiesa. Nel caso della pala d'altare principale, è stata sostituita nel 2015 da una replica in vinile a grandezza naturale, all'epoca molto criticata ma che ancora oggi si trova nella chiesa.

La statua della Vergine, situata nella sua cappella, si è salvata miracolosamente dall'incendio, essendo stata sostituita prima di questo da una replica.

La piccola immagine illustra l'apparizione a San Giacomo: la Vergine Maria, con il bambino Gesù in braccio, è al centro di una barca, un angelo la sostiene, mentre altri due remano uno a ogni lato. L'apostolo San Giacomo, vestito da pellegrino, con tunica, manto e bastone, si prostra ai piedi della Vergine.

Se vi recate in pellegrinaggio a Santiago de Compostela per salutare l'Apoostolo, dovete visitare il Santo Cristo di Finisterre e la Virgen de la Barca.

Come dice la devozione popolare, “Vengo de la Virgen de la Barca / Vengo de mecer la piedra / Vengo también a verte / Santo Cristo de Fisterra”.

È quindi in questo santuario de la Barca che si incontrano e si uniscono la devozione giacobea e quella mariana.