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Foto esclusive: un magnifico santuario dedicato a San Tommaso

ST Thomas Shrine;INDIA;PALAYUR

Anto Akkara

Anto Akkara - pubblicato il 30/09/21

Una croce gigantesca di granito è all'ingresso del santuario di Palayur (Kerala, India), a indicare il luogo in cui l'“Apostolo dell'India” eresse una croce

Lo Stato del Kerala, nella zona meridionale dell’India, si gloria di sette “chiese” si dice fondate dall’apostolo San Tommaso, che sbarcò nell’anno 52 sulle coste di quello che all’epoca era noto come Malabar.

Queste sette “chiese” sono luoghi in cui l’apostolo che dubitava fondò delle comunità cristiane e piantò delle croci mentre evangelizzava in Kerala nel suo cammino verso il vicino Stato del Tamil Nadu.

San Tommaso morì martire nell’anno 72 a Mylapore Hill, attualmente con vista sull’aeroporto di Chennai. La sua tomba a Chennai è nota come basilica Santhome, un santuario cattolico internazionale.

Anche se sono state costruite e ricostruite chiese in quei luoghi per commemorare i legami della regione con San Tommaso, l’immenso Santuario di Palayur, a 20 miglia da Thrissur, continua ad essere l’unica chiesa costruita esattamente sul luogo in cui l’Apostolo dell’India collocò una croce.

Una gigantesca croce di granito, che commemora quel fatto, si trova all’ingresso del santuario di

Palayur. Venne ricostruito nel 1607 dall’architetto gesuita italiano Fenicio, con l’approvazione del governante locale.

In seguito sono state realizzate varie aggiunte al santuario, come la costruzione del campanile nel 1913. La statua di San Tommaso nella parte superiore domina la città di Chavakad, a maggioranza musulmana, lungo la spiaggia del Mar d’Arabia.

L’arrivo di San Tommaso in India

Joseph Chittilappilly, un fedele di Palayur, ha raccolto una breve storia del santuario in un opuscolo intitolato Chiesa Palayur. Ebreo, San Tommaso sbarcò a Muziris (attualmente nota come Kodungallur), dove si trovava un importante insediamento di commercianti ebrei. Da lì viaggiò verso nord per 50 chilometri fino a Palayur, che ospitava un’altra comunità ebraica, seguendo vie navigabili interne per giungere in barca.

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Some relics of St Thomas remain in the St Thomas Cathedral Basilica, Madras

“Il santuario di Palayur è la base della nostra arcidiocesi e della Chiesa in Kerala”, ha riferito ad Aleteia l’arcivescovo Andrews Thazhath di Thrissur. Kodungallur, dove sbarcò San Tommaso, ha fatto parte dell’arcidiocesi di Thrissur fino all’istituzione della diocesi di Irinjalakuda nel 1978.

“Nel corso dei decenni, abbiamo sviluppato il complesso del santuario passo dopo passo”, ha indicato l’arcivescovo Thazhath. Tra il 1975 e il 1980, il complesso si è trasformato in un importante luogo di pellegrinaggio.

Visitando Palayur, il Santuario di San Tommaso

Lo specchio d’acqua dell’imbarcadero di fronte alla chiesa, dove si dice che approdò l’Apostolo Tommaso è diventato un’attrazione turistica anche per i non cristiani. Vi si trova una statua di San Tommaso alta 13 metri accanto a una scultura di una barca di calcestruzzo che ricorda l’arrivo dell’Apostolo. Fu in quel periodo che la chiesa eresse muri intorno allo specchio d’acqua battesimale adiacente.

Chittilappilly ha narrato in modo dettagliato come si diceva che lo “stagno battesimale” fosse diventato il punto centrale dell’evangelizzazione dell’Apostolo. In quello stagno, la tradizione dice che San Tommaso interrogò i locali, che si bagnavano e gettavano in aria l’acqua dopo la preghiera.

Quando chiese loro di quel rituale, gli risposero che era un “atto di preghiera per fare cosa gradita agli dèi”.

“Gli dèi non ricevono l’acqua che getti in aria. Per questo sta cadendo… Se getto acqua in alto dopo le preghiere, il mio Dio l’accetterà”, si dice abbia replicato San Tommaso.

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In base alla storia, i locali lo sfidarono a dimostrarlo e promisero di accettare la fede cristiana se avesse potuto farlo.

San Tommaso entrò nello specchio d’acqua, pregò e gettò l’acqua in aria.

“Per la sorpresa dei presenti, le gocce d’acqua rimasero in aria per molto tempo brillando come stelle senza cadere, e poi scomparvero. La maggior parte di coloro che avevano assistito a quel miracolo abbracciò la fede cristiana e venne battezzata dall’Apostolo”, riferiva Chittilappilly. Questa scena è rappresentata anche in film secolari su San Tommaso.

Un luogo popolare per i Battesimi

Sono state erette delle statue che ricordano quel Battesimo sui gradini dello “stagno battesimale”, diventato una grande attrazione per le famiglie cattoliche che hanno visitato il santuario negli ultimi anni.

Fino a due dozzine di bambini di tutta l’arcidiocesi vengono portati per un Battesimo speciale in questo luogo la domenica dopo il giorno 10 di ogni mese.

“Molte famiglie portano con entusiasmo i propri bambini per il Battesimo qui, nel luogo in cui San Tommaso battezzò i primi cristiani in India quasi 2.000 anni fa”, ha segnalato l’arciprete Varghese Karippery.

Importante meta di pellegrinaggio

La storica visita di tutti i vescovi dell’India nel gennaio 2004 al santuario è stata caratterizzata dall’inaugurazione di un museo archeologico da parte del cardinale Ignace Mousa I Daoud, presidente della Congregazione vaticana per le Chiese Orientali.

Nel museo vengono raccolte ed esibite centinaia di statue storiche di San Tommaso, croci di tutto il Kerala e altri manufatti collegati alla storia di San Tommaso e alla cultura dei siro-malabar.

Il santuario attira centinaia di pellegrini il venerdì sera durante la Quaresima, quando varie parrocchie dell’arcidiocesi realizzano processioni notturne della Via Crucis fin lì, che si concludono con una Messa speciale alle 4.00 per i pellegrini.

Dal 1998, l’arcidiocesi di Thrissur ha organizzato un pellegrinaggio al santuario partendo dalla cattedrale di Lourdes, nel cuore di Thrissur, e da altri decanati la domenica che precede la Domenica delle Palme. Più di 100.000 cattolici hanno partecipato al pellegrinaggio di quasi 50 chilometri in un giorno, che termina con una Messa solenne.

La popolarità del santuario come luogo in cui si vive l’eredità di San Tommaso è in costante aumento. Autobus pieni di pellegrini di altre chiese e diocesi lo visitano, soprattutto nel periodo delle vacanze.

Per informazioni su come visitare il santuario si può inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo stthomasshrine@gmail.com.

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