Settantotto telefonate. Le ha fatte Papa Francesco dal 2013 ad oggi, alla famiglia di Andrea Ferri a Pesaro.
Andrea gestiva una pompa di benzina ed è stato ucciso durante una rapina il 4 giugno 2013. Mamma Rosalba, morta nei giorni scorsi non si dava pace, travolta da un dolore immenso per la perdita del figlio. Allora, l’altro fratello di Andrea, Michele Ferri - peraltro condannato alla sedia a rotelle a causa di un incidente - ha scritto a Papa Francesco e il Santo Padre ha risposto. E la telefonata, anzi, è diventata un appuntamento costante. ”Pronto, casa Ferri? Sono il Papa. Come va?”. Da otto anni, per 78 volte, la voce del pontefice ha donato un sorriso ad una famiglia che non è riuscita ancora a superare la morte di Andrea.
Il Papa ha parlato con tutti, anche con la domestica peruviana. E ha degli appuntamenti fissi, come la chiamata del 4 giugno. Parla come uno di famiglia.
Dice Michele a Il Resto del Carlino (19 settembre): «È vero, siamo quasi diventati amici, a volte ci scappa del tu. Ci consola». E poi: «A volte mia mamma lo faceva aspettare. E diceva “le passo Michele“ ma io stavo di sopra, lontano dalla cornetta. C’era da aspettare. E il Papà aspettava. Poco, ma aspettava. Un anno siamo andati a trovarlo a Santa Marta, dove abita. Che accoglienza! Mi ha anche regalato un modellino della Papa mobile in ceramica. Pensi un po’. Un giorno mia moglie ed io eravamo ad un battesimo. Squilla il telefono e risponde Vanessa la domestica che subito gli ricorda di essere peruviana. E il Papa con prontezza le dice: ”Bene così possiamo parlare in spagnolo"».
In uno degli ultimi post su Facebook di Michele, in cui il 16 settembre annunciava la morte della madre Rosalba, ha ricordato anche questo simpatico aneddoto sulle telefonate di Papa Francesco.