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4 suggerimenti contro l’ansia

SERENITY
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Octavio Messias - pubblicato il 17/09/21
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Come dissolvere le preoccupazioni in attività che riusciamo a controllare

La fuga è una risposta naturale dell'organismo di fronte a situazioni minacciose, come fa un animale selvaggio nella foresta o la pandemia. In un contesto minaccioso, il corpo produce un ormone chiamato cortisone, che comporta vari benefici per il corpo stesso e permette una risposta rapida.

Quando non si fa nulla per combattere o per fuggire dall'agente minaccioso, però, questo ormone ha un effetto negativo sulla salute, provocando perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, depressione, ansia e perfino perdita dei capelli.

Per questo, in una situazione in cui non abbiamo il controllo sull'agente minaccioso – un virus, una crisi economica... - e abbiamo a che fare con un nemico invisibile, è importante ricorrere ad altri metodi per rimanere presenti qui e ora e non permettere che la minaccia corroda i nostri pensieri.

Ecco 4 suggerimenti su come affrontare l'ansia in tempi di pandemia.

Ossigenando il corpo e il cervello, si manda un messaggio all'organismo per cui la situazione è sotto controllo e si attiva il sistema parasimpatico, che ci provoca sensazioni di calma e riposo. Concentrandosi attivamente sulla respirazione ci si mantiene più presenti, e quindi ci si preoccupa meno della minaccia. Una buona tecnica è contare fino a quattro inspirando a fondo, e poi espirare per altri quattro secondi, ripetendo la procedura fino a sentirsi meglio.

La meditazione è un altro modo infallibile non solo di rimanere presenti, ma anche di concentrarsi sulla respirazione, sulle sensazioni del corpo, sui rumori esterni o dell'ambiente, mettendo così da parte i pensieri negativi. I mantra (simboli o parole senza significato, come OM, intonati mentre si medita) hanno questa funzione di “ingannare” la mente. Anche pregare raggiunge questo proposito, oltre a portare pace spirituale e a calmare il cuore.

Non esiste attività più efficiente per farci concentrare su quello che stiamo facendo e allontanare le preoccupazioni degli esercizi fisici dinamici. Qui entrano in ballo gli sport collettivi, come il calcio, la pallavolo e il basket, e quelli individuali, come squash e arti marziali, oltre ad allenamenti aerobici e crossfit. Senza contare che l'endorfina, neurotransmittitore scaricato dal cervello mediante attività fisiche prolungate, è un calmante naturale. 

Quando fanno parte della nostra routine, i rituali ci danno una sensazione di benessere, la ripetizione genera familiarità, e questo ci trasmette calma e sensazioni di accoglienza. Un semplice rituale come bere una tazza di tè o fare un bagno rilassante con schiuma e olii aromatici diventa un pretesto per assaporare il momento e dimenticare i problemi. L'importante è che si tratti di rituali piacevoli.

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